La palpazione generale del piede riguarda le ossa, le articolazioni e i nervi

La palpazione. È la seconda parte, dopo l’ispezione, dell’esame obiettivo del piede fuori carico.

Il Podologo per eseguire la palpazione deve sistemare il paziente facendolo o distendere o sedere, in modo da poter rilevare la presenza di dolore e di edemi  e valutare le condizioni della mobilità articolare.

La palpazione generale del piede riguarda:

- le ossa

- le articolazioni

- i nervi.

La palpazione delle ossa. Palpare le ossa  serve a rilevare la presenza o meno di tumefazioni che possono essere anche particolarmente dolorose.

Derivano in genere da esiti di fratture (callo osseo, pseudoartrosi), da tumori delle ossa, da osteomieliti ecc.

La palpazione delle articolazioni. Il Podologo è conscio che un’articolazione tumefatta e dolente deve ingenerare il sospetto che sia presenteun’infiammazione acuta, come un’artrite reumatoide in fase acuta, oppure un’infiammazione cronica, tipo una metatarsalgia da sovraccarico funzionale.

Le articolazioni, tutte senza distinzioni, sono soggette a processi infiammatori, che appaiono più evidenti quando sono a carico di articolazioni superficiali.

Quando invece il processo flogistico riguarda articolazioni meno accessibili, come la tibio-tarsica, la disfunzione è meno evidente perché può essere esaminata solo con il mezzo radiodiagnostico.

La palpazione neurologica. Per quanto concerne l’esame podalico neurologico, si procede inizialmente ad eseguire il test della sensibilità somatica, considerando che la sensibilità della pelle della parte inferiore della gamba e del piede deriva comunque dai nervi che risiedono nella regione sacrale e in quella lombare.