Buongiorno,
Mi sono appena iscritta sperando di trovare consiglio EXCURSUS: da quasi due anni a climax, credo a fronte di un groviglio di eventi sia fisici che emotivi, si è intensificata in me una generale “paura di vivere”; non prendo più treni, figuriamoci aerei, preferisco starmene in casa, dove la situazione è più gestibile, ma anche lì a volte mi colgono tremori, palpitazioni, inquietudini, terrori, ecc. nulla che mi abbia mandato all’ospedale, per ora, ma se prima mi scocciava essere angosciata in treno, esserlo in casa propria è decisamente peggio. Il mio medico di base mi ha dato Tavor Oro da prendere all’occorrenza, ma, avendo remore verso gli psicofarmaci, l’ho preso solo una volta, dopo una notte insonne di sbronza e mi sono addormentata. Poco dopo il vis-à-vis fallimentare con Tavor, inizio psicoterapia (attualmente 8 sedute, non molto consecutive) e mi viene consigliata la visita dal medico psichiatra, che mi prescrive alprazolam 5/5/5 e di rivederci dopo 10gg. Questo medico ha cercato di rinfrancarmi rispetto al mio timore di usare psicofarmaci, ma i 10 gg stanno per scadere ed io di goccia ne ho presa manco mezza. Arranco, faccio le mie cose, quelle che riesco, con inquietudine, come sempre. Aggiro i problemi e se non riesco a fare qualcosa, a malincuore rinuncio… Se mi agito prendo molta valeriana, camomilla, passiflora, magnesio, ansiodep (pastiglie naturali) e cerco di rilassarmi in ogni modo.
Sinteticamente, la mia perplessità è: alprazolam è un farmaco impegnativo? Adesso che sto riuscendo a non fumare sigarette da 1 mese a mezzo, dopo 6 anni di tabagismo, adesso che da 25gg sono riuscita a contenere il mio alcolismo ad 1 birra rarissima ed a birre analcoliche, adesso che con dolore e angoscia mi sto finalmente slegando da una relazione sentimentale di amore tossico durata 3 anni… non è che divento dipendente da un farmaco ? di cui, quando inizierei il decorso, mi ritroverei anche con amplificati i motivi per cui avevo iniziato a prenderlo? (ho letto che interromperlo porta palpitazioni e ansia..)
Ho una vocina nella testa (fortunatamente non letteralmente) che mi suggerisce di non iniziare questa cura, con la stessa tenacia con cui mi ha sempre detto di stare alla larga da droghe che sapevo non avrei potuto gestire (ossia tutte).
Quindi le mie domande si potrebbero riassumere in:
- Meglio convincermi all’uso del tavor (solo all’occorrenza) oppure cedere ad alprazolam all day long, rinunciando anche al piacere del bicchiere di vino nei compleanni? Ho letto che il periodo di assunzione alprazolam dovrebbe durare qualche settimana, ma ho in testa l’idea che un farmaco "tiri l’altro”… e questi farmaci creano effettivamente dipendenza?
-Capisco che con poche righe tramite un pc non si possa valutarlo, ma non c'è la possibilità che mi siano stati prescritti un poco "sotto gamba"? non dico di condurre un' esistenza spensierata, ma ogni volta che dico di preferire contorcermi dall'ansia piuttosto che i farmaci mi viene consigliato i farmaci. -Consigliereste di iniziare una cura farmacologia dopo solo 8 sedute di psicoterapia oppure dareste ancora un po’ di fiducia/attesa al lavoro di analisi?
Ringrazio infinitamente
Anna
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