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Achille4
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Dottore, sono un uomo di 42 anni, accanito fumatore; ho deciso di smettere di fumare, vorrei sapere se è possibile che con la sola forza di volontà e la motivazione, posso essere capace di raggiungere questo mio obiettivo oppure c’è bisogno di un aiuto esterno. Vorrei anche sapere se è vero che il bisogno fisiologico di nicotina elimina ogni sforzo mentale atto a raggiungere lo scopo prefissato. Grazie.
 
Dott. Vincenzo Policreti
WB207
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Messaggi: 18
Sì che è possibile con la forza di volontà. Solo, che ce ne vuole molta. Non creda d'altronde che il rivogersi ad un appoggio avrebbe effetti magici: un aiuto serve, si capisce, ma poi la persona che deve smettere è Lei e se non vuole non c'è sostegno che tenga.
Sì, oggi le sigarette sono trattate chimicamente in modo da creare tossicodipensanza. Ma questo non cambia la sostanza dei fatti: con la volontà si esce anche dal tunnel della droga, perfino di quelle pesanti. Per cui...

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Dott. Vincenzo Policreti
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ventola
Utente di ABCsalute.it
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Gentile "accanito fumatore",credo che il problema rispetto alla forza di volontà sia un problema apparente.
La forza di volontà è una categoria piuttosto inutile anche se molto diffusa all'interno del "buon senso comune". Se una persona fuma accanitamente sicuramente ha un'ottima forza di volontà proprio perchè ha fumato a lungo e quindi ha utilizzato la sua volontà, la volontà di fumare a lungo. Sicuramente la nicotina è un potente deterrente, ma il suo effetto dura solo una manciata di giorni. Molto piu' importante è il suo atteggiamento psicologico. Raramente si riesce ad interrompere se non si ha chiaro una cosa in mente: smettere di fumare presuppone sopportare,almeno inizialmente, molta frustrazione.
Vuol dire non cadere nei "tranelli" che la dipendenza dalla sigaretta propone.
Per esempio che si possa fare qualche tiro senza problemi. Solitamente si riprende con molta facilità.
Non so quale comico diceva "Ho smesso di fumare, almeno centinaia di volte e anche con successo".
Questo a testimonianza di quanto sia facile smettere ma facile riprendere...
Gli aiuti esterni, quali i gruppi di autoaiuto, o delle sedute da uno psicologo possono essere sicuramente un valido aiuto. Solitamente la mia esperienza nel sostegno ai fumatori è stata sempre collegata ad una analisi di piu' ampio respiro.
Talvolta il fumare era una dimensione mascherata di mancanza di autostima; ricordo le parole di un mio paziente che diceva che il fumare gli serviva per darsi un tono e che quando gli ricordai che lui un tono lo
aveva già smise di fumare immediatamente. Altre volte è capitato che la persona si era cosi' identificata in un bambino viziato e debole da non poter smettere di fumare perchè questo sarebbe stato opposto all'immagine che aveva di se stesso. Una volta che cambiò la sua idea cristallizzata di se stesso smise completamente.
Spero che queste parole possano essere state di comprensione per Lei.
Cordiali saluti,

Dr. Marco Ventola
Psicoterapeuta con studio a Roma
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Dott. Roberto De Pas
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No, non è vero. Può smettere di fumare, quando vuole e se lo vuole. In generale, non sono necessari aiuti esterni.

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Dott. Roberto De Pas
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Achille4
Utente di ABCsalute.it
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gentili medici, vi ringrazio sentitamente...
 
Dott. Sergio Perini
www2068
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Messaggi: 26
Caro signore
il 25 % della popolazione italiana fuma e questa è una delle cause più frequenti di malattie cardiovascolari,bronchite cronica enfisematosa,neoplasie delle vie aeree e della vescica. E' pertanto un problema sociale di prima grandezza. La legge Sirchia ha dato un grande aiuto per rendere più consapevoli i pz del problema. Ma non sufficit!, E' indispensabile una risposta individuale al proprio atteggiamento tossicomane quale è il fumo di sigaretta.
La prima cosa da valutare con un medico preparato è la valenza psicodinamica che sta dietro il fumo comprendendo le compensazioni emotive che offre l'atto del fumare.
Seconda cosa bisogna pensare al fumo come un insieme di sostenza chimiche che danno dipendenza farmacologica e, pertanto, trattasi di una tossicodipendenza.
Ecco perchè è così complesso trattare un fumatore.
Personalmente ho attivato una strategia medica che, dopo una valutazione psicodinamica delle motivazioni e delle problematiche affettivo-emotive del pz, propone un trattamento con agopuntura somatica e auricoloterapia in 2 sedute. Aggiungo un farmaco omeopatico a base di tabacum per evitare i sintomi della astinenza. Aggiungo un farmaco mucolitico e antiossidante per favorire la puliza polmonare e l'attività antitumorale.
Sul mio sito personale è possibile trovare uno studio su una mia casistica di un centinaio di pz trattati come sopra.
Cordialità
dr Sergio Perini

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Dott. Sergio Perini
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    dottore@sergioperini.it
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Dr Stefano Di Biagio
WB739
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Messaggi: 44
Salve Achille,
concordo con quanto detto dai colleghi che mi precedono nelle risposte.
La forza di volontà può essere sufficiente ed è assolutamente indispensabile.
Ma se gli sforzi non riescono l'aiuto di una persona esperta è perfettamente legittimo. Oltre alla psicoterapia sia essa dinamica, comportamentista, cognitivista (ce ne sono più di 350 tipi diversi!) potrebbe essere utile l'ipnosi, la quale anch'essa, rientrando nelle terapie di tipo psicologico, nulla può senza la forza di volontà e il desiderio di star bene. Perchè ci dev'essere un obiettivo chiaro e preciso per smettere: il più delle volte si racchiude nella volontà di star bene ed evitare quelle complicazioni che il fumo inevitabilmente e con certezza porta (dai problemi respiratori e cardiovascolari fino al più grave carcinoma polmonare).

Buona fortuna e complimeni innanzitutto per aver espresso la volontà di smettere.

Dr. Stefano Di Biagio
Via Cerreto di Spoleto, 10
00181 - Roma
06 788 39 93

stefano.dibiagio@fastwebnet.it

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Dr Stefano Di Biagio
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