Gentili dottori la crisi ha coinvolto la mia azienda, motivo per il quale in ufficio si percepisce quotidianamente un'aria particolarmente pesante. Si vive tutti in tensione su chi potrebbe essere il prossimo a predere il lavoro o si vedono lotte continue di gente che vuole prevaricarne altra per "dimostrare" la propria produttività e pertanto mantenete intatta e salva la propria sedia...
Stà diventando sempre più pesante recarsi ogni giorno in ufficio perchè sono circondato da persone scontente, titolari scontenti, negatività e pessimismo.. tutto sommato cerco sempre di mantenere il mio umore positivo anche per poter essere maggiormente utile per chi ne ha bisogno e per poter eseguire il mio lavoro al meglio.
Eppure... ci sono giorni in cui apatia, negatività mi avvolgono talmente tanto da non riuscire a scrollarmi nulla di dosso.. mi sembra di lavorare per nulla... mi sembra di far passare le mie giornate in una lotta contro i mulini a vento perchè tanto prima o poi si chiude.. e siamo tutti a casa.. a cosa sono serviti tutti gli sforzi gratuiti e incondizionati fatti per il lavoro?? Non me ne pento.. ma l'attesa del peggio è logorante.. Come posso mantenere un attegiamento costruttivo in questa situazione?
Dott.ssa Daniela Benedetto
WB656 Medico di ABCsalute.it
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Io credo che la propositività con cui continua a recarsi in ufficio, senza pentirsi di ciò che ha dato nel passato, propone una prognosi favorevole rispetto alla sua possibilità che ha ora, ancor prima di essere "cacciato" di riproporsi nel mondo del lavoro o comunque di reinventarsi. Non perda mai la carica di ottimismo perchè di questa ora ne ha più che mai bisogno per "sostenersi" più che per sostenere gli altri. Alla fine a lei stesso dovrà pensarci da solo. Un grande in bocca al lupo e che crepino tutti i lupi!!! dr.ssa Daniela Benedetto Roma
Dott.ssa Ornella Convertino Studio Convertino&Pellegrini
GRF002 Medico di ABCsalute.it
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Gentilissimo, immagino quanto questa situazione sia pesante e difficile da sostenere, ma credo che Lei la stia affrontando nel migliore dei modi. Forti stimoli come crisi nell’ambiente lavorativo, tensione e competizione, costituiscono fonti notevoli di stress e preoccupazione che possono incidere sulla vita quotidiana e sul benessere della persona. Per ciò è molto importante che Lei abbia colto questi segnali e abbia preso del tempo per fermarsi a riflettere su ciò che le sta accadendo. A volte può succedere che le strategie spontanee per affrontare le situazioni non risultino efficaci. Per questo può essere utile intraprendere un percorso di potenziamento personale comunicativo-strategico, come diversi corsi proposti anche dal nostro Centro, che permetta di riscoprire e sviluppare le proprie risorse personali e professionali. Nel frattempo continui a mantenere viva la sue energia creativa e produttiva svolgendo le sue mansioni, ma aprendo allo stesso tempo la sua mente a nuove possibilità ed occasioni, in termini lavorativi e di vita. A volte l’attesa può essere frutto di nuove idee e scoperte, di tempo per acquisire consapevolezze e comprendere e riorganizzare i propri progetti di vita e le proprie attività. Tutto questo può divenire una risorsa, e una fonte di arricchimento e di stimoli nuovi e di cambiamento.
Buona fortuna, Ornella Convertino
_________________ Dott.ssa Ornella Convertino Studio Convertino&Pellegrini
Gentili Dottori, grazie per le parole positive che avete speso.
La parte più difficile sarà riuscire ad aprire la mia testa a nuovi e possibili orizzonti.. sono una di quelle persone che amano poco i cambiamenti.. Proverò soprattutto a non farmi passare la voglia di costruire.. e a non farmi togliere la gioia delle piccole e grandi soddisfazioni ottenute sul lavoro.. anche se in crisi.. grazie
Dracen
Utente di ABCsalute.it
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Eccomi ancora qui per raccontarvi ancora della mia situazione.. ovviamente tutto è peggiorato, ci sono stati tanti licenziamenti e a me è toccata una notevole riduzione di stipendio e contratto.. tolto il mutuo mi restano 300 euro al mese.. non so..
E' molto brutto da dire ma ora che è passato anche sulla mia pelle, (e a detta dell'azienda posso ritenermi ancora fortunato) capisco quelli che vanno in depressione.. La sensazione che provo è distruttiva, tachicardia forte al petto con sensazione quasi di mancanza d'aria, paura ad andare in ufficio, non posso sopportare l'idea di altre umiliazioni verbali e lavorative.. l'effetto è stato deleterio anche sulla mia autostima, professionalmente non valgo più come prima..
Sono fortunato, la mia famiglia, ancora una volta i miei genitori, mi sono vicini, mi incoraggiano, mi sostengono anche materialmente nelle necessità..
Credetemi, non immaginavo che la situazione lavorativa potesse incidere così tanto anche sulla psicologia umana, avendo sempre avuto una faglia solida e con grandi valori credevo di essere in grado di superare anche queste difficoltà.. probabilmente sono debole.. Stò cercando altrove.. ma il periodo è davvero complicato.. Mi aiutate a capire in questo momento qual'è l'attegiamento più corretto per poter meglio affrontare questo capitolo della mia vita?? Vi ringrazio in anticipo per il sostegno che vorrete darmi.
Dott. Sergio Anastasia
WB1224 Medico di ABCsalute.it
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Carissimo, La vita ci pone dinanzi a delle sfide che delle volte sentiamo come impossibili. Ad esempio, nel suo caso, interrogarsi sul significato che ha per lei questo lavoro, o il lavoro in generale. Quali sono le possibilità per lei per potersi esprimere davvero? Quali gratificazioni riesce a concedersi dalla vita? Chi si é veramente? Una buona consapevolezza di se, un'attenzione priva di giudizio o di vergogna su se stessi, é la base per poter affrontare queste sfide. Si conceda delle pause, dei momenti esclusivamente dedicati a se stessi. Metta tra parentesi, anche se per brevi momenti, la crisi. Questo é un primo passo per potersi ritrovare. Ci tenga aggiornati.
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