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wallyrella
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gentile dott,
sono una ragazza di 28 anni fidanzata con un ragazzo che tiene molto al mio aspetto fisico, quasi piu di me. Contrariamente al mio ex fidanzato, lui vuole che io vada dall'estetista spesso, soprattutto a curarmi le unghie (la sua ex aveva le unghie molto curate), quando esco con lui devo avere sempre modi fini e da gentil donna (io sono molto egocentrica e a volte tendo al contrario di quanto lui mi chede, a farmi notare ), mi regala vestiti classici (sempre per la mia caratteristica , io tendo a vestrmi in modo particolare, sempre curato pero) e mi sgrida spesso quasi come fosse mio padre ( lui sa che nella mia vita il mio non è stato per nulla presente).
Come posso spiegarmi questo comportamento? io penso che lui abbia tutte le carte in regola per essere il mio compagno di vita ma vorrei andare a fondo in questa cosa.
grazie
 
ventola
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Sembra che il rapporto che esiste tra lei e il suo fidanzato sia di una natura particolarissima. Parla di lui come di una persona che da una parte la "oggettivizza" vestendola secondo dei canoni e dei criteri che non sente che la appartengono. La cura e la tratta da una parte riempendole di attenzioni, ma dall'altra sembra che la gestisca quasi controllandola come una bambina piccola. Infatti riferisce di sentirlo come un padre sostitutivo. Mi chiedo quanto lei colluda rispetto a tutto questo. Cioe' quanto lei voglia essere "curata e guardata". C'è una parte di Lei che vorrebbe essere adulta ma sente che perderebbe dei vantaggi. I vantaggi che derivano dall'essere oggetto di attenzione. Ma essere adulti è anche un impegno di autonomia.
Ci pensi e mi faccia sapere.
Cordialmente,
Dr. Marco Ventola
Psicologo, Psicoterapeuta, con studio a Bari, Roma, Isernia
http://grillocerignola.altervista.org/marcoventola/
 
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ventola ha scritto:
Sembra che il rapporto che esiste tra lei e il suo fidanzato sia di una natura particolarissima. Parla di lui come di una persona che da una parte la "oggettivizza" vestendola secondo dei canoni e dei criteri che non sente che la appartengono. La cura e la tratta da una parte riempendole di attenzioni, ma dall'altra sembra che la gestisca quasi controllandola come una bambina piccola. Infatti riferisce di sentirlo come un padre sostitutivo. Mi chiedo quanto lei colluda rispetto a tutto questo. Cioe' quanto lei voglia essere "curata e guardata". C'è una parte di Lei che vorrebbe essere adulta ma sente che perderebbe dei vantaggi. I vantaggi che derivano dall'essere oggetto di attenzione. Ma essere adulti è anche un impegno di autonomia.
Ci pensi e mi faccia sapere.
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Concordo pienamente con quanto detto dal collega. In più mi sento di sottolineare l'importanza di instaurare un rapporto aperto al dialogo e alla reciproca accettazione, cercando di contenere aspetti idealistici, modello "principi delle favole". I rapporti più duraturi e di soddisfazione, quindi di crescita, presuppongono una reale accettazione di quello che l'altro è, e non quello che vorremmo che sia.

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Credo che sia importante chiarire il tipo di relazione che vi lega così forse le potrà essere più limpido capire il motivo del comportamento del suo ragazzo e delle sue richieste,che mi sembra di capire vengano comunque soddisfatte. Un buon rapporto deve però avere come base un'accettazione reciproca di pregi e difetti e non la voglia di cambiare l'altro per farlo unicamente a proprio piacimento.

Dr.ssa Elisabetta Galbiati
Psicologa Psicoterapeuta
Centro Studi Zèfiro (Monza)

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quello che ti posso consigliare è di essere te stessa, non hai bisogno che qualcuno ti dica quello che devi o non devi indossare. devi lavorare su di te e sulla tua autostima e vedrai che andrà meglio.
Dott.ssa Di Pasquali psicoterapeuta della coppia 333-3343518

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    Via Roberto Malatesta
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