Cari Dottori, il mio non è proprio un problema ma un grande disagio. Nella mia mente ho un sacco di progetti e una determinata percezione di me e del mio essere, e anche se chi è attorno a me mi vive e mi dimostra di vedermi così come io mi percepisco, spesso penso di non riuscire a mostrarmi come vorrei o come penso di essere. Ho una precisa percezione di me ma al tempo stesso credo che sto reprimendo una parte di me stessa. Sento e credo di essere un tipo creativo, solare, propositivo, ma poi mi rendo conto che all'atto pratico non creo nulla, non mi butto totalmete nelle cose, cerco sempre di soddisfare le mie curiosità ma non sempre lo faccio fino in fondo. Esempio: mi piacerebbe imparare a suonare uno strumento ma non ho mai iniziato a studiare per farlo, forse per pigrizia; mi dicono che sono molto brava a scrivere ma non ho mai realizzato nulla di mio se non piccole cose, eppure avrei gli agganci giusti per far girare i miei lavori; lo stesso vale per il ballo, a detta di tutti potrei riuscire molto bene anche come insegnante. Insomma, è come se avessi in me mille scintille che non so (o non voglio? E se non voglio, perchè?) far esplodere. In queste cose non vedo necessariamente uno sbocco lavorativo, vorrei e dovrei impegnarmi a farle per sentirmi più appagata. Eppure c'è qualcosa che mi fa rinunciare e inevitabilmente mi sento insoddisfatta e a metà. Forse è per questo che verso le nuove persone che conosco sento di avere un complesso di inferiorità. Anche in questo caso è una mia percezione: tutti mi tengono in considerazione e mi rendono partecipe, ma non va via il mio senso di inadeguatezza e soprattutto di vivere a metà. Quale potrebbe essere il motivo del mio blocco? Grazie davvero!
ventola
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Da quello che racconta, sembra che lei si descriva come una rinunciataria. Rinuncia a portare avanti ogni progetto, descrivendo un blocco molto forte nel dedicarsi alle cose che le interessano. Le ipotesi che motivano il suo rinunciare ai suoi progetti possono essere svariate: ad esempio può darsi che lei tragga maggior piacere dal sognare ad occhi aperti piuttosto che confrontarsi con le frustrazioni date dall'impegno e dal confronto con la realtà. Potrebbe darsi che lei si ponga dei vincoli molto stretti rispetto all'immagine che lei ha di se stessa, come se si autosabotasse continuamente nel tentativo di mantenere una autostima alta di se stessa. Se non prova non sbaglia. non erra, non fallisce e quindi non delude nessuno, non delude gli altri e nemmeno se stessa. Comunque sia, sembra che lei abbia difficoltà ad assumere su se stessa una precisa identità, come se rinviasse di continuo questa scelta, ovvero la scelta di se stessa. Ballerina, musicista, scrittrice ed immagino possono essere tante altre le fantasie di successo, le identità che si propone. Penso che però sia sempre molto faticoso non riuscire a definirsi, a darsi degli obiettivi, ad essere soddisfatta di se stessa. Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapico che possa aiutarla a trovare una sua strada. Cordiali saluti,
Dr. Marco Ventola Psicoterapeuta ad indirizzo Psicoanalitico con studio a Roma
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