Relazione troncata

Gentilissimi medici, vorrei un consiglio su come comportarmi: sono una ragazza di 21 anni ed ero fidanzata da due con un mio coetano; lui spesso mi trattava male, criticava quasi tutto ciò che facevo, non gli piaceva come mi comportavo con gli amici, ciò che dicevo, come mi vestivo … per non parlare della mia famiglia … ma io lo amavo tantissimo e sopportavo insulti e mortificazioni psicologiche. Ho cercato di cambiare e di farlo come a lui piaceva, ho quasi annullato la mia personalità, ma a lui non bastava. Qualche mese fa, casualmente, ho conosciuto un amico di mio fratello che è venuto a casa a prendere un caffè e abbiamo fatto amicizia … con lui mi sono sentita sin dal primo momento una persona “normale” e così ho trovato la forza, 15 gg fa, di mandare il mio fidanzato a quel paese! Ora lui è disperato, continua a chiamarmi in continuazione, mi aspetta fuori dal negozio in cui lavoro, dice che non dovevo comportarmi così, che mi ama e che è disposto a tutto pur di tornare con me! Io sebbene ancora sono legata a lui, ho voglia di ricominciare e di frequentare questa persona (l’amico di mio fratello) con cui sto davvero bene, ma i alcuni momenti, il mio ex mi manca e lo vorrei ancora al mio fianco. Cosa devo fare? e se tornando con lui le cose non cambiassero? Sono davvero confusa e non so che fare…

Gentile utente,
la domanda che Lei propone è a mio avviso molto significativa. La riassumerei in una espressione "Come devo comportarmi?" Sembra che tutta la sua esistenza sia attraversata da questa domanda. Domanda che ha trovato risposta nelle regole dettate dal suo ex fidanzato. Paradossalmente anche se ha terminato questo rapporto, lei si propone e rispropone anche ai medici con questa domanda "Come mi devo comportare?". Lei dirà "Ma certo mi rivolgo a degli specialisti, sapranno cosa è giusto fare". Ma lo stesso ragionamento sorreggeva l'essere in balia del volere del suo ex fidanzato. E i pretesti per chiedere e quindi delegare la sua vita ad altri sono sempre tanti. Potrebbe chiedere ai suoi genitori come comportarsi: d'altronde chi meglio di un genitore..., ma anche al prete, o ad amici che possono consigliarla per il meglio....e perchè no ad un insegnante!!!
Come vede se cerca qualcuno che le dica cosa fare, come comportarsi, cosa provare, troverà tanti a cui rivolgersi. Ma non risolverà il suo problema anzi lo alimenterà. Lo alimenterà nella misura in cui crede che gli altri abbiano risposte migliori delle sue, comportamenti adeguati da indicarle.
Si faccia carico delle sue scelte, perchè è adulta.
Non si faccia sostituire dai pensieri degli altri.
Vedrà che farà sempre scelte giuste perchè saranno scelte sue.
Cordialmente,
Dr. Marco Ventola
www.marcoventola.it
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Psicologo, Psicoterapeuta

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Dott. VITA ANTONIO

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