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zuren
Utente di ABCsalute.it
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Salve Gentili Dottori, sono un 40 enne con disturbi urinari che durano ormai da quasi 20 anni, devo anche fare presente di essere un soggetto con forti problematiche ansiose attualmente non in terapia.
I primi ricordi relativi a questo problema posso farli risalire già in epoca scolare, quando a scuola in determinate situazioni di stress mi veniva lo stimolo di urinare.
La prima volta che consultai un urologo mi diagnosticò una prostatite cronica con piccole calcificazioni e feci varie terapie, il disturbo andava e veniva.
Ma arriviamo a tempi recenti.
Diciamo che al momento il disturbo è una sensazione di dovere urinare pressoché continua, nel senso che dopo che urino non mi si toglie lo stimolo, e il fatto strano è che l'urina si riforma, a volte più a volte meno, e già questa è una cosa che mi preoccupa molto, perché una volta che sì urina poi la quantità della stessa dovrebbe terminare, non continuare come se ci fosse una perdita, inoltre dopo aver urinato brucia un po', a volte quando sento lo stimolo di urinare, occorre del tempo affinché io flusso urinario inizi.
Altre volte mi capita che, soprattutto al mattino, io beva 2/3 bicchieri di acqua e subito debba urinare, ma poi continuo ad urinare per molto.
Recentemente ho effettuato ecografia addome completo, uroflussimetria, diversi esami del sangue e delle urine, urinocoltura, risultati nella norma, esplorazione rettale prostata piccola ma dolente, com'è possibile che se c'erano delle calcificazioni da prostatite cronica poi adesso siano scomparse?
A volte controllo l'urina emessa la notte, ad esempio la scorsa notte in 10 ore ho urinato un litro di urina.
Poi c'è da dire che a volte ho trovato l'urina con aspetto lattaginoso (cercando in rete mi sembra trattasi di piuria).
Vorrei chiedere anche una cosa riguardante la quantità di urina giornaliera. Ho letto che oltre i due litri di urina giornaliera si parla di poliuria, ma questo a prescindere dalla quantità di liquidi introdotti? Nel senso se io bevo 2 litri e mezzo al giorno dovrei comunque non urinare oltre i 2 litri?
Vorrei avere qualche vostro consiglio per vederci chiaro in una situazione che mi sta rendendo la vita un vero inferno.

P. s. vorrei aggiungere che in alcuni periodi in cui la mia ansia è stata sotto controllo (sia grazie a terapia farmacologica, sia in periodi di relativo benessere, il disturbo è scomparso o verificatosi molto raramente) quindi mi chiedevo se la componente ansiosa potesse essere responsabile nel mantenimento o nell'esacerbazione.
 
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