Mio padre è stato operato 4 anni fa per tumore alla prostata. La prostata è stata rimossa e l'intervento è andato a buon fine, tant'è che il PSA è risultato nullo per anni e le verifiche successive (scusate i termini poco tecnici) il tumore risultava interamente confinato all'interno dei limiti della prostata.
Un mese fa mio padre è caduto dalle scale e si è procurato uno schiacciamento ad una vertebra. Dai RX, TAC e RM è risultata una macchia, che i radiologi hanno definito materiale neoplastico osteoaddensante, presumibilmente metastasi dal tumore alla prostata rimosso anni prima, causa probabile del danno alla vertebra. Ipotesi avvalorata dal fatto che né RM né TAC hanno individuato altre forme primarie (né secondarie oltre quella citata).
Quello che volevo chiedere è: questa metastasi che conseguenze può avere? Lo specialista di Milano che ha visto la situazione oggi ha parlato di cure ormonali, medicinali per rafforzare le ossa, cementificazione della vertebra interessata.
E' una mia impressione o la situazione non è disperata?
Una metastasi alla vertebra, se unica, si può "cronicizzare"? Ci si può convivere o prima o poi genererà altre metastasi che potrebbero colpire organi vitali? Che decorso hanno?
Non riesco a capire se in assenza del tumore primario la situazione è effettivamente "migliore" oppure no.
Grazie mille
Dr Giuseppe Quarto
WB803 Medico di ABCsalute.it
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Gentile utente una metastasi ossea da ca prostata con un psa stabile é molto strana personalmente prima di procedere alla terapia ormonale la quale da ottime risposte, eseguirei una pet con colina, eventualmente se é singola si può pure optare per un trattamento radio terapico della stessa
_________________ [b:1s4yr5uc]Dr Giuseppe Quarto[/b:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]80134 Napoli[/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]Vico Tre Re a Toledo 60 [/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]Tel.081.0118555[/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]info@prevenzioneandrologica.com[/list:u:1s4yr5uc] [url=http://www.gquarto.abcsalute.it/:1s4yr5uc][color=#FF8000:1s4yr5uc]http://www.gquarto.abcsalute.it[/color:1s4yr5uc][/url:1s4yr5uc]
patriziovicini
Utente di ABCsalute.it
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Cara lettrice, sono d'accordo con il collega prima di procedere bisogna essere certi che trattasi di metastasti ossea da tumore prostatico, poi la situazione andrebbe analizzata in modo completo a 360 gradi, ad esempio non sappiamo nulla dell'esame istologico e della procedura chirrugica effettuata. Cordiali saluti. Dott. Patrizio Vicini. www.patriziovicini.it
Dr Attilio Meazza
WB1243 Medico di ABCsalute.it
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Ci sono ottime cure per la metastasi ossea unica da neoplasia prostatica: -Terapia ormonale per ottenere un blocco androgenico totale -Radioterapia localizzata Si può così ottenere l'arresto della evoluzione della malattia Molti cordiali saluti
I radiologi hanno definito entrambi materiale neoplastico la macchia visibile (?) nella RM e nella TAC.
Un ortopedico, di fama, con specializzazione in questo campo, che ha visionato le carte ha detto che si tratta si semplice schiacciamento da caduta, non di una metastasi probabilmente.
Effettivamente mio padre non ha dolori notturni, o dolori che peggiorano con il tempo. Da un mese fa ad oggi il dolore si sta attenuando, decisamente.
Ci sarebbe da fare una biopsia dice l'oncologo. L'ortopedico dice che il punto è piuttosto delicato e che preferirebbe evitare. Mio padre inoltre assume anticoagulanti.
L'ultimo esame che ci hanno richiesto e che sarà effettuato al più presto è la scintigrafia.
Siamo tutti davvero confusi. Possibile che i due radiologi che hanno fatto RM e TAC abbiamo preso fischi per fiaschi?
Come detto in precedenza RM e TAC non hanno rilevato altre anomalie né in testa né al torace, fino all'inguine.
Grazie
patriziovicini
Utente di ABCsalute.it
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Cara lettrice, come già detto la situazione andrebbe analizzata in modo completo a 360 gradi, ad esempio non sappiamo nulla dell'esame istologico e della procedura chirrugica effettuata. Anche io le sconsiglio la biopsia ossea al momento, eventualmente si aspetta e tra qualche settimana si ripete e si monitorizza l'andamento del PSA. Cordiali saluti. Dott. Patrizio Vicini. www.patriziovicini.it
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