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La violenza nella separazione è sempre più frequente

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 03/12/2009

La violenza nella separazione e nel divorzio è ormai un’emergenza sociale.
I conflitti tra partner possano persino trasformarsi in aggressioni mortali.
La violenza può manifestarsi per la prima volta o aggravarsi nelle relazioni già caratterizzate da violenze.

 

Lo scioglimento del rapporto di coppia non risolve automaticamente il problema della violenza e può persino aggravarlo.
Per le vittime di violenze domestiche, spesso questa è una ragione per non interrompere la relazione caratterizzata dalla violenza.



Le varie forme di violenza che si manifestano prima, durante e/o dopo una separazione si definiscono come “ violenza in situazioni di separazione ”.
Questa dizione sottolinea la particolare rilevanza del problema.
La distinzione da altre forme di violenza di coppia ne evidenzia la peculiarità.

 

Chi interessa. Il fenomeno riguarda i rapporti di coppie ancora in essere (persone coniugate, non coniugate, con o senza un domicilio comune, eterosessuali e omosessuali), coppie in fase di separazione o di divorzio, oppure ex coppie.
La violenza nella separazione può protrarsi per lungo tempo, può limitare molto il margine d’azione delle persone coinvolte e del loro ambiente e rappresentare un grave fardello psicologico.
In questo contesto sono particolarmente colpiti i minori perché vengono strumentalizzati per esercitare pressioni, soffrono per i conflitti di lealtà, e sono talvolta esposti a situazioni di grave minaccia.

 

La violenza ostacolo alla separazione. La sola manifestazione dell’intenzione di separarsi talvolta scatena un aumento della violenza che può giungere fino all’omicidio.
Le esperienze dimostrano che per le vittime la paura di fronte a un aggravarsi della violenza porta a compiacere il partner sino a limiti assurdi.
L’uomo, dal canto suo, è spesso convinto di possedere la partner come una preda e di essere solo lui a poter stabilire quando il rapporto debba cessare.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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