La violenza sessuale non ha limiti d'età

clicca per votare







Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 04/12/2009

Il fenomeno criminale delle violenza sessuale, in tutte le sue numerose varianti e degenerazioni, solo negli ultimi decenni si è manifestato in tutta la sua aberrante gravità ponendo anche al medico legale il problema dei criteri di valutazione del danno.

 

L’evoluzione culturale. In un paese che fino alla metà del secolo scorso condannava a 3 anni di carcere il “delitto d’onore” e considerava lo stupro un reato minore, nei tempi recenti si è avuta un’evoluzione radicale che ha doverosamente rivalutato la dignità della donna. Quasi un secolo dopo il martirio di Maria Goretti, considerato dalla maggioranza della popolazione un esito che poteva essere evitato con la semplice condiscendenza, oggi la situazione si è capovolta e le recenti modifiche legislative, ne hanno preso atto.

 

La violenza sessuale, secondo il codice penale italiano, è “la costrizione mediante violenza e minaccia a compiere e subire atti sessuali”. Nel caso ci sia una congiunzione carnale si parla di stupro e di violenza carnale. In generale la violenza sessuale comprende lo stupro e il tentato stupro sia tramite la congiunzione tra pene e vagina sia utilizzando oggetti.

 

Gli attori. Questa forma di violenza è in prevalenza esercitata dall’uomo sulla donna. Il numero di donne stuprate è enormemente superiore rispetto al numero di uomini stuprati: su 100 stupri, più di 90 sono subiti da donne e meno di 10 da uomini.

 

Il limite di età. A tutte le età si può essere vittima di uno stupro. Ci sono casi di stupro su minorenni, persino su infanti ( pedofilia ) così come casi nei confronti di persone anziane ( gerontofilia ).

 

Gli stupratori. La maggior parte degli stupratori conosce la vittima. Amici e datori o colleghi di lavoro sono circa il 40% degli aggressori. Se il violento è il coniuge o il partner della vittima si definisce come stupro maritale. Il concetto è recente e si oppone al principio del “dovere coniugale” che ha una millenaria e consolidata tradizione anche nella cultura occidentale che mortifica la donna riducendola a strumento sessuale.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





Commenti

Attenzione per poter inviare il tuo commento devi effettuare l'accesso con le tue credenziali oppure Registrati
Commenta anche tu

Articoli

lascia la tua e-mail per ricevere aggiornamenti e notizie



Desidero ricevere comunicazioni promozionali e newsletter da parte di ABCsalute s.r.l. come specificato all' art.3b


   Iscriviti alla Newsletter   
Grazie per esserti registrato alla newsletter di ABCsalute.it

ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it

Aggiornato al 18/07/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.