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Anatomia patologica una scienza con molteplici attività

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 21/12/2009

L’anatomia patologica ha un ruolo fondamentale per l’identificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche, con la diagnosi su prelievi da pazienti a rischio di malattia.Questa specifica indagine permette di distinguere tra tessuti normali, infiammati, tumori benigni e maligni oltre ad altre situazioni patologiche.

 

Le attività principali che contraddistinguono l’anatomia patologica sono:

 

• L’autopsia. Indagine post-mortem eseguita quindi sul cadavere. Lo scopo dell’esame è individuare la causa della morte o il decorso di una malattia. L'autopsia è usata in particolare dopo la morte per omicidio o morti misteriose.

• La Biopsia. Atto medico che prevede un prelievo di tessuti da un paziente in cui si sospetta una malattia. Il fine è la diagnosi per le successive terapie mediche o chirurgiche. L’esame è eseguito con l’osservazione al microscopio di sottili sezioni di tessuto prelevate con appositi strumenti.

• L’esame intraoperatorio. È un esame istologico o citologico. L'esame è condotto su materiale biologico prelevato durante un intervento chirurgico per chiarire la diagnosi quando siano emersi nuovi interrogativi diagnostici.

• La Citologia. È lo studio morfologico di cellule isolate prelevate da organi solidi o cavi mediante tecniche di agoaspirazione, lavaggio, spazzolamento o per esfoliazione. La citologia può essere diagnostica, se si sospetta una malattia già esistente (tiroide, linfonodo, mammelle, fegato, polmone, urina) o eseguita su persone forse sane per prevenire eventuali malattie (es. pap test). La Citologia è meno invasiva della Biopsia ma ha una minore specificità diagnostica.

• La Patologia molecolare. Consiste nell’applicazione a fini diagnostici di una serie di tecniche di biologia molecolare. Si tratta di tecniche ad altissima sensibilità e specificità ma spesso complesse e costose. Serve, ad esempio, ad evidenziare il DNA del micobatterio tubercolare (TBC ) o del virus del papilloma umano (HPV) nelle biopsie o citologie. L'analisi molecolare di alcuni tumori come i linfomi, ne facilita il riconoscimento e la classificazione.

 

Il fondatore dell’anatomia patologica è generalmente considerato Giovan Battista Morgagni, medico forlivese vissuto a cavallo del 1600 e 1700.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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