La sindrome metabolica è un insieme di sintomi e fattori di rischio che predispongono a una maggiore possibilità di incorrere in diabete, malattie cardiovascolari, degenerazione neurologica e tumore a fegato, reni, endometrio, prostata e intestino.
Chi ha la sindrome metabolica vive in media 5 anni in meno di chi non l’ha. In Italia ne soffre 1 persona su 4 e negli Stati Uniti 47 milioni di adulti convivono con la sindrome del metabolismo, numeri destinati a crescere se continueremo a seguire uno stile di vita sedentario e una dieta squilibrata.
- Sindrome metabolica: cause e fattori di rischio
- Sindrome metabolica: sintomi e diagnosi
- Sindrome metabolica: prevenzione e cura
- Il progetto MeMeMe della Fondazione Irccs
Sindrome metabolica: cause e fattori di rischio
La sindrome metabolica è data dalla compresenza di almeno 3 dei seguenti fattori:
- Obesità addominale: girovita >85cm nelle donne e >95cm negli uomini.
- Ipertensione arteriosa: valori pressori >140/90.
- Colesterolo Hdl (buono) basso: <50 nelle donne e <40 negli uomini.
- Trigliceridi alti: >150mg/dl.
- Glicemia alta a digiuno: 100 mg/dl. Segno di insufficiente valore di insulina e sintomo precoce di diabete.
- Iperuricemia: elevata concentrazione plasmatica di acido urico nel sangue.
Altri fattori di rischio sono il fumo, l’abuso di alcol, la mancanza di attività fisica e l’età che più avanza e più predispone alla sindrome.
La diagnosi di sindrome metabolica è possibile solo se una persona ha contemporaneamente 3 dei disturbi elencati che, nella maggior parte dei casi, si influenzano. Ciò vuol dire che potrebbe bastare intervenire su un disturbo per migliorare quelli correlati. In definitiva, maggiori sono i disturbi maggiore è la possibilità di sviluppare la sindrome metabolica.
Tutte le disfunzioni viste originano da una sola causa scatenante: lo stile di vita errato che provoca sedentarietà e sovrappeso. E se pensiamo che l’obesità infantile è in preoccupante aumento è facile ipotizzare una diffusione della sindrome metabolica tra le future generazioni.
Sindrome metabolica: sintomi e diagnosi
Sebbene sia data dalla compresenza di almeno 3 disfunzioni, la sindrome metabolica è asintomatica e può restare silente per anni prima che la persona si accorga di essere malata.
La condizione ideale per una diagnosi corretta e precoce è sottoporsi regolarmente ai controlli di routine: fare gli esami del sangue, misurare la pressione, controllare il peso forma e, in presenza di una patologia diagnosticata o famigliare, rivolgersi periodicamente al medico specialista per monitorare il proprio stato di salute attenendosi alla terapia medica indicata.
Sindrome metabolica: prevenzione e cura
Per prevenire e curare la sindrome metabolica è necessario intervenire sui fattori di rischio modificabili.
Smettere di fumare dimezza la resistenza all’insulina, regolarizza i valori della glicemia e allontana il rischio di diabete, tra i sintomi della sindrome metabolica.
Fare un’attività fisica leggera ma costante, come per esempio 30 minuti di camminata veloce ogni giorno o 60 minuti di allenamento in palestra 3 volte a settimana. Fare sport è importante anche durante la terza età quando aumenta il rischio di sindrome metabolica ed è importante mantenere attivo l’organismo anche contro la demenza senile.
Perdere dal 5 al 10% del proprio peso corporeo riduce la pressione sanguigna e il livello di insulina.
Seguire la dieta mediterranea significa evitare l’abbondanza di fritti, carni rosse e grassi animali e mangiare ogni giorno cereali integrali, molta frutta e verdura, carne bianca, pesce. Nutrirsi bene è fondamentale per dare al corpo elementi salutari e il giusto apporto di calorie.
Il progetto MeMeMe della Fondazione Irccs
La Fondazione Irccs, Istituto Nazionale dei Tumori, sa bene quanto correggere lo stile di vita sia basilare per evitare il dilagare della sindrome metabolica già oggi prima causa di morte in Italia, più del fumo. Per farlo ha promosso il Progetto MeMeMe: Sindrome Metabolica, Dieta Mediterranea, Metformina.
Con il Progetto MeMeMe, l’Irccs persegue l’obiettivo di contrastare la sindrome metabolica promuovendo la dieta mediterranea, l’attività fisica e l’uso della Metformina, un principio attivo usato da oltre 50 anni per la cura del diabete.
Fino al 2018 è possibile scrivere all’Irccs per candidarsi al Progetto MeMeMe e seguire le indicazioni dei medici – comprese le istruzioni nutrizionali, i corsi di cucina e ginnastica – per far regredire la sindrome metabolica e migliorare la propria salute. I requisiti per aderire allo studio MeMeMe dell’Irccs sono:
- Avere una circonferenza vita superiore a 85 cm (DONNE) e
- superiore a 100 cm (UOMINI).
- Avere una età superiore a 55 anni.
- Essere disponibile ad assumere per 5 anni 2 compresse al giorno di Metformina o placebo
- Non avere e non aver avuto tumori maligni.
- Non avere il diabete né assumere terapia per il trattamento del diabete.
- Non aver avuto infarti o ictus.
Le persone interessate a partecipare o ad avere maggiori informazioni possono scrivere a: Patrizia Curtosi, Relazioni Esterne – S.C. Unità Epidemiologia e Prevenzione diana@istitutotumori.mi.it oppure chiamare lo 02.23902868, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Info su www.istitutotumori.mi.it.