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Intolleranza ortostatica per il 20% degli italiani

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'Allergico' alla postura eretta 1 italiano su 5, a Milano la cura

Difficoltà postura eretta Difficoltà postura eretta


Scritto da

Adnkronos


Pubblicato il 19/01/2011

Modificato il 19/01/2011

Vertigini, vista annebbiata, senso di mancamento, nausea, tremori, palpitazioni. Sono i sintomi dell'intolleranza ortostatica, una sorta di 'allergia' alla postura eretta che colpisce il 20% degli italiani. Un italiano su 5, per il quale alzarsi in piedi e abbandonare il letto, il divano o una sedia può diventare un problema. Le cause possono essere numerose, comprese l'ansia e la sedentarietà, e molte sono le forme del disturbo: da quelle più comuni specie in bambini e adolescenti, spesso lievi e passeggere, a quelle più gravi di ipotensione ortostatica che riguardano il 10-15% della popolazione, soprattutto anziani e diabetici. Per star meglio possono bastare semplici correzioni dello stile di vita, ma a volte servono dei farmaci. E una terapia ad hoc, a base di bromuro di piridostigmina, è allo studio a Milano all'Irccs Policlinico San Donato.

"I disordini di intolleranza ortostatica sono alquanto frequenti - spiega l'istituto che ha ospitato un convegno sul tema - e comprendono sia forme relativamente benigne e reversibili, dovute a disfunzioni del sistema nervoso autonomo, che forme più severe di ipotensione ortostatica, dovute a malattie neurodegenerative o a severe neuropatie autonomiche. La sintomatologia dell'intolleranza ortostatica può essere legata a una mancata ossigenazione del cervello, oppure causata da un'aumentata attività del sistema nervoso autonomo. Molto diffusa, tra questo tipo di disordini, la sindrome di Pots (sindrome da tachicardia posturale ortostatica) caratterizzata da battiti cardiaci accelerati (fino a 120 al minuto), che si manifesta in posizione eretta e che cessa in posizione orizzontale".

Quanto all'ipotensione ortostatica, "se si esclude la difficoltà a mantenere la posizione eretta e un'importante riduzione del battito cardiaco, è una patologia difficile da diagnosticare in quanto presenta sintomi atipici o non specifici e può dipendere da altre cause (sincope vasovagale, ipotensione, eccesso di assunzione di farmaci), oppure appartenere a una sindrome più complessa e ben definita, quale ad esempio l'atrofia multisistemica".



Fonti:

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)

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