buonasera ho bisogno di sapere alcune cose circa questa patologia mia madre 79 anni obesa diabetica edemi alle gambe ipotiroidismo anemia (emoglobina 8) 4 insuline al giorno cardioaspirina lasix da 25 mg episodi di fiato corto ... lunedi 8 luglio ha cominciato a respirare male (forte affanno anche da ferma )è stata vista da un cardiologo a domicilio che le ha fatto un elettrocardiogramma PA 80\160 RANTOLI POLMONARI DIAGNOSI insufficienza respiratoria cardiopatia ipertensiva anemia ...voi con una situazione cosi l'avreste ricoverata?...ho bisogno di risposte perchè mia madre è morta il 13 luglio probabilmente per un 'embolia polmonare visto che i sintomi c'erano tutti ,aveva le gambe gonfie e dure con ulcere che si aprivano e dalle quali usciva siero giallastro ....ma si potra' morire cosi !!!! :evil:
Prof. Dr Pasquale Nigro
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Purtroppo sua madre era affetta da tante patologie, di cui la cardiopatia ipertensiva era una delle tante. La cardiopatia ipertensiva è la complicanza ovvie di una ipertensione arteriosa; il cuore sinistro (atrio e ventricolo) deve lavorare contro uno sbarramento in aorta legato ai valori di pressione elevata. Più alta è la pressione arteriosa, più il cuore deve lavorare. Ciò porta in una prima fase ad una ipertrofia ventricolare sinistra (le pareti si ipertrofizzano, aumenta lo spessore della parete, salvo successivamente se la terapia non è congrua e la P.A. resta alta, nel tempo (anni) si assiste alla dilatazione del ventricolo sinistro che ha una ridotta capacità di inviare il sangue in aorta. Ciò provoca la comparsa in acuto di manifestazioni di edema polmonare acuto (in occasione p.es. di un ulteriore rialzo pressorio, crisi ipertensiva) o di scompenso cronico con rantoli subcrepitanti alle basi polmonari. La condizione di edema polmonare acuto, se non trattata energicamente, può portare a morte per "annegamento interno", per produzione di eccesso di liquido che non riesce ad essere riassorbito, riempie i polmoni e non fa avvenire gli scambi gassosi. La sitazione di sua madre era aggravata dall'essere tra l'altro obesa, diabetica, di avere queste gambe sempre gonfie, probabilmente perchè, per i suoi acciacchi, tendeva a star seduta in poltrona, con conseguente stasi venosa. Una situazione di questo genere, può anche aver provocato la formazione di una trombosi venosa profonda e la partenza quindi di un embolo (embolia polmonare. L'improvvisa dispnea (se p.es. aveva una modesta dispnea o a riposo non aveva dispnea, aggravatasi improvvisamente con una importante e persistente dispnea) può far pensare ad una embolia polmonare che è molto più frequente di quanto non si possa pensare in pazienti obesi, con scarsissima attività fisica, praticament allettati o seduti stabilment in poltrona. Il fatto che le uscisse liquido giallognolo dalle gambe era dovuto allo scompenso anche di tipo desto con edemi vistosissimi agli arti inferiori. Lei mi fa una domanda grave: c'erano le condizioni per chiedere un ricovero? Non conoscendo la paziente, non è facile dare un giudizio; penso però che se fosse stata mia madre, avrei cercato di ricoverarla. Mi convince poco la diagnosi del cardiologo: insufficienza respiratoria; è tutto ed è nulla! A maggior ragione se non si sentiva in grado di seguirla a casa, doveva avviarla aun pronto soccorso, specie se il sospetto era a metà tra un edema o subedema polmonare ed una embolia polmonare. Ma poi che terapia ha dato? Ha caricato con il Lasix,anche intramuscolo od endoven, ha fatto qualcosa per migliorare l'anemia, ha fatto dosi importanti di eparina a basso peso molecolare, ha dato antibiotici e mucolitici? Le notizie da lei fornite sono troppo scarse per poter esprimere un giudizio più completo. Purtroppo sua madre è morta; è stata fatta una autopsia? Non voglio confortarla, ma una paziente in quelle condizioni ha già raggiunto un'età avanzata, che, se curata meglio negli anni pregressi, sarebbe probabilmente vissuta più a lungo, ma se avesse fatto delle cure adeguate negli ultimi venti anni! A sua disposizione Pasquale Nigro P.S. non vuoi o non puoi ricoverare un paziente, mettilo nelle condizioni generali e terapeutiche, se ci riesci, di avere un minimo miglioramento, a casa sua, ma fallo assistere da un o più infermieri, etc. Oggi fa facendosi sempre più strada il concetto che tanto sono vecchi e non si può far nulla per loro!!!!
Prof. Dr Pasquale Nigro
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Signora, scusi la mia presunzione, ma il medico che ha visitato sua madre era un cardiologo di sua fiducia, un cardiologo di vaglia, oppure uno di quelli che si spacciano per cardiologi ma non sono neanche specializzati in cardiologia e lo sono in pneumologia, genecologia, od altro? Se la risposte è positiva, a maggior ragione avrebbe dovuto tentare in tutte le maniere di ricoverarla, se non altro, per il pricincio del "cicero pro domo sua", che avrebbe fatto meno cattiva figura e non si sarebbe caricato di un peso eccessivamente gravoso che le "sue esili" spalle, ma soprattutto alla fine non avrebbe avuto sul groppone la morte di sua madre!!!! Mi scriva al pasquale-nigro@virgilio.it
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