Salve,
soffro purtroppo da ben 6 mesi di dolori al piede destro (e non solo).
Premessa: ho 30 anni, e fino ai 29 anni non ho mai sofferto di problemi ai piedi!
La descrizione è molto lunga, forse prolissa, ma non volevo omettere nulla. Vi prego siate pazienti e leggete fino alla fine! :'(
Lo scorso ottobre, senza apparente trauma, semplicemente dopo circa 20' di cammino in fiera, ho sentito una leggera scossa al piede destro, vicino al malleolo interno. Inizialmente ho curato la cosa, su consiglio del medico di base, con antiinfiammatori e riposo, ma peggiorava di continuo.
Sono andato in pronto soccorso, radiografie negative per fratture, mi hanno dato riposo 1 settimana e consigliata RMN.
L'esito della RMN recita:
"Modesto aumento del liquido sinoviale. Non alterazioni di segnale a focolaio a carico delle strutture ossee. Un po' assottigliate le cartilagini articolari. Un po' irregolare il profilo dei ligamenti a siepe sottoastragalico, deltoide e collaterale esterno da esiti di lacerazione di parte delle fibrille. Nella norma l'inserzione calcaneare del tendine achilleo ed il tendine dei muscoli peonieri, tibiali e flessore lungo dell'alluce. Il tendine di quest'ultimo e del tibiale posteriore risulta alonato da falda liquida di tipo infiammatorio. Lacinie di tipo sinovitico deformano il triangolo adiposo pre-achilleo. Nella norma dell'aponevrosi plantare."
L'ortopedico dell'ospedale mi ha prescritto 2 settimane di LIGATENDER e tutore tipo AIRCAST.
Nessun miglioramento, dolore sempre localizzato lungo 3 zone: - dal malleolo fino a sotto la volta - lungo lo stesso "tragitto", ma più in direzione del tendine di achille (scostato di 1 cm dal malleolo, in direzione del retropiede) - lungo lo stesso "tragitto", dalla parte opposta Ovvero 3 "fasce" longitudinali rispetto al malleolo (1 dovrebbe essere il tibiale posteriore).
Sono andato da un fisiatra: si è iniziato a parlare di piattismo del piede. Ho fatto una radiografia in ortostatismo e un esame baropodometrico Nel frattempo ho fatto terapie antalgiche (HILT e ultrasuoni: molto efficaci, ma solo per il periodo della terapia, dopo poco tempo tornano subito i dolori).
L'esito della RX: "L'arco plantare appare un po' meno evidente bilateralmente specie a destra. Per il resto le ossa di entrambi i piedi appaiono normali per morfologia struttura e rapporti".
Dall'esame baropodometrico: "Test Baropodometrico statico: carico prevalente calcaneare bilat + DX, piattismo 1/2 grado, Dinamico: medializzazione bilat, carico prevalente calcaneare".
Ho quindi fatto dei plantari su misura. Sono iniziati dopo pochi giorni dolori alla schiena all'altezza della scapola DX e un persistente dolore dietro al ginocchio, dal lato interno, come una sensazione di "ingrossamento" o "accorciamento" del tendine.
Su consiglio del fisiatra, mi hanno modificato i plantari (ben 4 volte!), consigliandomi stretching ogni giorno. La situazione è peggiorata: dolore al tendine dell'alluce sotto la pianta del piede e dolore fino a metà della schiena sul lato destro e anche zona sfintere, sempre lato destro. Sono stato a riposo a letto (muscoril e cortisone per via parenterale) per 2 settimane e l'infiammazione e i dolori sono spariti.
Ho fatto una visita con un altro ortopedico pochi giorni dopo e, forse mascherato dal riposo, mi ha detto che ero in via di guarigione, di fare piscina termale 2 volte a settimana, 30gg di ligatender e di non usare i plantari ma scarpe da ginnastica con retropiede ammortizzato e supporto della volta longitudinale e un ciclo di 5 sedute di tecarterapia.
Sto facendo nuoto leggero e stretching in acqua e sto facendo la tecarterapia proprio in questi giorni.
La situazione però sta ripeggiorando. Ho iniziato a sentire lo stesso tipo di dolore (per ora è un fastidio) all'ALTRO PIEDE!!
Spaventato, ho rimesso i plantari: il dolore al piede (malleolo e volta) si attenua, ma sono riniziati praticamente subito i dolori alla schiena e dietro al ginocchio, purtroppo ora anche all'altra gamba.
Molto sconfortato e anche un po' sfiduciato, su consiglio del terapista che mi sta effettuando la tecarterapia, ho fissato una visita con un altro fisiatra per un esame della postura (non so ancora il nome, si fa con telecamere e sensori sul corpo).
Ad oggi, dopo la tecarterapia, la mattina seguente il dolore non c'è (nè sul piede nè dietro il ginocchio). Però dopo 15 minuti che cammino il dolore torna subito. Da seduto e guidando mi fa molto più male. >>> Inoltre ho notato che, quando sono fermo in piedi, se "uso" i muscoli per "allineare" i piedi (che tenderebbero a pronarsi), mi fa molto meno male e non sento gli "strappetti" di dolore al tendine che passa per il malleolo che invece sento se "lascio andare" i piedi a se stessi... stesso beneficio che provo indossando i plantari.
La mia sensazione è che io abbia effettivamente bisogno dei plantari (o comunque di un sostegno della volta), ma che la cosa sia in qualche modo partita male e che vadano rifatti.
Inoltre nessuno mi ha mai parlato del tipo di scarpa da utilizzare con i plantari (con un po' di tacco? oppure piatta perchè ci pensa il plantare? pianta? ecc...)
Quello che chiedo, oltre ad una valutazione/consiglio per quanto possibile, è:
- è normale che inizialmente i plantari facessero male alla colonna ? - è normale che usando i plantari abbia tutti i muscoli della schiena, fino alla nuca, contratti? (già dopo 2 ore ho mal di testa). - e soprattutto, il dolore dietro al ginocchio ??
Se la strada dei plantari non fosse quella giusta, che altre cause possono esserci ed eventuali soluzioni? La lesione ai legamenti evidenziata dalla RMN può essere qualcosa di "progressivo" (tipo crollo dell'arco, legamenti che si stanno deteriorando o altro?) per cui sto semplicemente combattendo il problema dalla parte sbagliata ?
Grazie infinite per ogni consiglio, risposta o anche rassicurazione!!!
Davide.
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