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maria**
Utente di ABCsalute.it
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Salve a tutti ho 27 anni e il 30 gennaio ho avuto una frattura alla caviglia destra (malleolo tibiale), sono stata ingessata una ventina di giorni, e poi ho fatto riabilitazione. Quindici giorni dopo aver terminato le terapie , ho incominciato a sentire dolori alla caviglia sinistra. All'inizio erano fitte che mi prendevano nella zona sotto il malleolo, poi ho cominciato ad avvertire dolore che mi faceva faticare a camminare. Dopo un mese di fastidi, sotto prescrizione di un ortopedico che aveva rilevato versamenti nella caviglia (anche se la mia caviglia non è mai stata particolarmente gonfia) ho fatto RM. Il risultato della RM è stato il seguente:
"Falda di versamento nell'articolazione tibio-tarsica; aereola di sofferenza sub-condriale del versante mediale del domo astragalico; subcentimetrico ganglio cistico del talo-navicolare; nella norma le strutture legamentose periastragaliche; non evidenti lesioni mio-tendinee".

Sono stata da diversi specialisti: il primo ortopedico che mi ha visitato mi ha diagnosticato osteocondrite dell'astragalo. Mi ha dato come cura solo anti-infiammatori e ha detto che non era una cosa urgente, ma che probabilmente in futuro mi sarei dovuta operare. Il secondo ortopedico dell'ospedale non mi ha dato una diagnosi precisa ma solo una cura di integratori da prendere per due mesi. Il terzo ortopedico mi ha diagnosticato algodistrofia sulle note di osteocondrite dell'astragalo. Mi ha dato una cura con siringhe di clenil, integratori a base di glucosamina e magnetoterapia (10 sedute per 1 ora al giorno). Non ha ritenuto necessario scaricare il piede.
Poi sono stata a visita da una posturologa che mi ha detto che ho caviglia valga e che il dolore è stato causato da un sovraccarico più una predisposizione mia dovuta alla caviglia valga. La terapia prescritta in questo caso è stata quella di camminare mezz'ora usando i plantari. Ed infine mi ha visitato un remautologo, secondo cui il mio problema è dovuto al piede cavo e alla caviglia valga. Ha negato in assoluto le diagnosi di osteocondrite e algodisteofia e mi ha consigliato di indossare scarpe da ginnastica e gonfiare di più i plantari sotto la pianta del piede. A parte il primo ortopedico, ognuno di loro mi ha detto che sei guarita nel giro di un mese due mesi.
Il problema è che io a distanza di due mesi dalla RM continuo ad avvertire dolori e fastidi, nonostante ho fatto tutto quello che loro mi hanno consigliato. Anche perchè il dolore che presento cambia sempre, all'inizio si presentava con fitte che prendevano sotto il malleolo, poi (prima di indossare le scarpe da ginnastica) con fitte che mi prendevano dietro al tallone o sul collo piede quando facevo determinati movimenti. Ultimamente non ho più fitte dietro al tallone ma ho forti dolori nella zona sottostante il malleolo oppure ho avuto un dolore interno forte all'interno della caviglia nella zona che separa lo scafoide e e l'astragalo. I dolori comunque sono occasionali, generalmente riesco a camminare senza problemi e a fare tutte le mi attività. Solo che, per lo più a fine giornata, incorro in questi dolori, anche se non ho mai avuto bisogno di assumere anti-infiammatori perchè non perdurano. Sono abbastanza preoccupata perchè non sono esperta in materia, non pratico sport e non ho mai avuto problemi del genere e la mia paura principale, visto che i dolori non vanno via, è che nessuno di loro mi ha fatto scaricare l'arto e messa a riposo dal lavoro, quindi temo che la situazione nel frattempo sia peggiorata e che poi l'operazione sia inevitabile.
Cosa mi consigliate di fare.
Vi ringrazio per la pazienza e mi scuso se sono stata troppo prolissa.
 
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