La prima delle tre tipologie di piede piatto, con i relativi 4 sottotipi, è quella che dipende da modificazione delle ossa.
1.1) Piede piatto da astragalo verticale congenito denominato anche "piede a dondolo".
Siamo in presenza di una malformazione congenita del piede che è caratterizzata dallo scafoide lussato verso l'alto, e dall'astragalo che è verticale.
Si ritiene che molto probabilmente sia dovuto all'arresto dell'evoluzione scheletrica, avvenuto al secondo mese di gravidanza e causato da un fattore ignoto: in quel momento infatti l'astragalo è in posizione completamente verticale. (Fig.1)
1.2) Piede piatto da modificazione dello scafoide
Questa malformazione si rileva nei piedi che evidenziano uno scafoide accessorio, o uno scafoide prominente derivato dalla fusione di quello principale con quello accessorio; per questo motivo il tendine del muscolo tibiale si trova sulla faccia interna e non al di sotto come è nella norma.
Deriva quindi un’insufficienza della funzione e dell’energia del muscolo e di conseguenza l’appiattimento della volta del piede.
Nel caso di camminate prolungate si può determinare come effetto negativo e doloroso una tenosinovite (infiammazione che coinvolge i tendini e le relative guaine) del muscolo tibiale posteriore, con problemi nella forma delle calzature dovuti alla pronunciata sporgenza dell’osso scafoide (Fig. 2, 3, 4).
1.3) Piede piatto da sinostosi (fusione) delle ossa
La fusione delle ossa del tarso è una modificazione congenita dovuta con grande probabilità a una mancata differenziazione del mesenchima primitivo (che durante la gestazione forma le ossa) e a una mancata segmentazione a livello articolare.
La fusione può essere delle ossa (sinostosi), della cartilagine (sincondrosi) o del tessuto fibroso (sindesmosi).
Nei primi anni di vita questi piedi alterati non presentano sintomi evidenti, ma con il procedere dell'ossificazione interviene una progressiva riduzione della mobilità della parte interna del piede.
I movimenti di inversione del piede diventano impossibili e il calcagno assume una posizione di valgismo con intensa contrattura dei muscoli peronei.
L'impossibilità di ridurre la malformazione, il dolore e la contrattura sono segni clinici distintivi di questo tipo di piede (Fig.5, 6).
1.4) Piede piatto post-traumatico
Nelle fratture talamiche (del calcagno) si determina un affondamento dell'astragalo nella faccia dorsale del calcagno stesso, che può produrre un piede piatto.
Così anche nelle fratture e lussazioni dello scafoide, la testa dell'astragalo discende tra i due frammenti determinando una riduzione dell'arco interno del piede.
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