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msmnt
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Salve Prof., mia moglie a sett. 2012 ha riportato la frattura pluriframmentaria del calcagno con affossamento della faccia articolare. è stata sottoposta a ricostruzione del calcagno ma con risultati deludenti in quanto si è ritrovata con piede valgo (credo si dica così) e con un dolore insopportabile che ha costretto il secondo ortopedico a ricorrere all'artrodesi ( novembre 2013), con riallineamento del calcagno.
Ad oggi, quindi a distanza di 7 mesi, mia moglie prova dei dolori lancinanti anche a riposo. il piede sempre contratto e con articolazione tibia-.astragalo quasi assente. Comprendo che a distanza è difficile fare una diagnosi ma le chiedo cortesemente di suggerirci alcune ipotesi. E\' importante trovare una soluzione vista la giovane età di mia mglie ( 36 anni).
La ringrazio per la Sua attenzione.
 
vp160
Esperto di ABCsalute.it
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Le invio un mio lavoro per meglio comprendere il problema.
ARTRODESI DELL’ARTICOLAZIONE SOTTOASTRAGALICA IN BUONA POSIZIONE
Premesse:

L’articolazione sottoastragalica è una rima articolare rivestita di cartilagine che permette contatto e movimento tra due ossa importantissime del piede:l’astragalo ed il calcagno.
L’importanza è legata al fatto che la maggior parte del peso corporeo viene scaricato posteriormente dal calcagno dopo essere stato distribuito dall’astragalo in parte anteriormente verso lo scafoide ed in parte posteriormente.
Il calcagno quindi rappresenta il pilastro posteriore di sostegno del piede mentre l’astragalo è il delicato incontro tra le forze dirette all’avampiede(scafoide) e quelle dirette al retropiede(calcagno).
Articolazione sottoastragalica consente movimenti millimetrici atti a realizzare un perfetto equilibrio delle forze di carico e contribuisce,in condizioni ottimali,alla perfetta centratura del baricentro corporeo e dell’asse del calcagno.
Questi piccoli movimenti non sono importantissimi per una vita di relazione sedentaria,mentre lo diventano quanto più raffinato diventa l’utilizzo del piede:alcuni tipi di sport,la danza,l’equilibrismo……..ecc.
L’assenza di dolore durante questi piccoli movimenti è garantita dall’integrità del rivestimento cartilagineo di questa articolazione e dall’efficienza dei sistemi di contenzione capsulare e legamentosa di queste due ossa che vengono progressivamente meno in casi di varismo o valgismo del calcagno.
A queste considerazioni è indispensabile aggiungere che sia l’astragalo che il calcagno con l’articolazione sottoastragalica contribuiscono a delimitare un recesso osseo del piede nel quale sono posizionate importanti terminazioni nervose,in particolare un ganglio “ganglio del seno del tarso”importantissimo per la sensibilità propriocettiva del piede è per la trasmissione del dolore dello stesso al nostro sistema nervoso centrale”soglia del dolore del retropiede” .
Bisogna precisare inoltre che sia il calcagno ed ancora di più l’asrtragalo e lo scafoide hanno una vascolarizzazione di nutrimento molto scarsa e precaria che può venire irrimediabilmente compromessa durante traumi,fratture,malattie infiammatorie,degenerative,neurologiche o metaboliche,l’articolazione quindi sia per la sua funzione di scorrimento che di contatto diventa un punto di interessamento primario del retropiede per tantissimi motivi che potremo così riassumere:

-meccanici
-vascolari
-neurologici

La sofferenza della sottoastragalica

Le cause possono essere molteplici,le più frequenti possono tuttavia essere imputate ad una eccessiva motilità della stessa per lassità o rottura dei sistemi di contenzione capsulo-legamentosi isolata od in concomitanza di una frattura dell’astragalo,dello scafoide e del calcagno o di tutti e tre.
Spesso inoltre questo tipo di fratture coinvolge la rima articolare della sottoastragalica”fratture articolari”con scalinatura della superficie di scorrimento di tale articolazione che diviene sofferente e dolorosa anche dopo la guarigione delle fratture che ne hanno condizionato il danno.Anche il valgismo od il varismo del calcagno usura l’articolazione sottoastragalica.
Pertanto le fratture di astragalo,scafoide e di calcagno devono sempre essere osservate con estrema attenzione soprattutto per valutare un eventuale danno della sottoastragalica al fine di intraprendere immediatamente un trattamento terapeutico più severo o per avvisare il paziente che nel tempo potrà avere dei problemi che dovranno in un secondo tempo affrontati con nuove cure per lo più chirurgiche.
Anche gravi malattie artroreumatiche come l’artrire reumatoide possono indurre gravi sofferenze meccaniche e dolorose della sottoastragalica,così come la mal posizione del piede,come avviene per lo più nel piede piatto dell’adulto o nel piede cavo neurologico.
Possiamo quindi affermare che l’interessamento doloroso del’articolazione sottoastragalica avviene più comunemente nelle seguenti situazioni:

• fratture,tumori benigni od osteocondriti cistiche del calcagno dell’astragalo o dello scafoide con coinvolgimento dell’articolazione astragalo-calcaneare
• gravi malattie artro-reumatiche infiammatorie, degenerative o neurologoche
• piede piatto grave per lo più non trattato durante l’infanzia o l’adolescenza

I sintomi:

il dolore è spesso il disagio predominante,sordo,profondo ingravescente durante la deambulazione,presente a volte anche a riposo.
Spesso il dolore si irradia verso la caviglia e può trarre in inganno sia il paziente che il medico.
Al dolore si associano i tipici segni dell’infiammazione come il gonfiore,l’aumento di calore locale,la tendenza a zoppicare e sovraccaricare l’altro arto.
La palpazione locale è dolorosa,sotto la caviglia che rimane per lo più libera di muoversi in assenza di altre lesioni.
Purtoppo il tempo non aiuta il paziente che nel tempo tende a peggiorare,ed è logico che sia così perché trattasi di un problema meccanico progressivo dovuto a scalinatura più o meno marcata dell’articolazione sottoastragalica che dovrebbe essere perfettamente liscia ed integra in condizioni di normalità.

L’artrodesi della sottoastragalica

E’ in assoluto l’intervento più utile e risolutivo,spesso associato a trapianto osseo omologo.
Consiste nell’eliminare tale articolazione permettendo una fusione completa tra l’astragalo ed il calcagno che diventeranno un osso unico coinvolgendo anche lo scafoide se è il caso.
I vantaggi sono molteplici:innanzi tutto si ottiene una stabilità assoluta del retropiede,il dolore sparisce perchè vengono eliminati i piccoli movimenti sulla superficie articolare scalinata che sono la causa del dolore stesso ed inoltre avviene un fenomeno utilissimo dovuto al fatto che la vascolarizzazione dell’astragalo viene messa in comune con quella del calcagno e dello scafoide con ovvio vantaggio vascolare delle tre le ossa.
Possiamo quindi affermare che nei casi citati l’artrodesi dell’articolazione sottoastragalica è per lo più consigliabile in quanto induce i seguenti fenomeni:

-stabilizza il retro piede in buona posizione
-elimina il dolore
-migliora la precaria circolazione dell’astragalo.dello scafoide e del calcagno
-corregge la volta plantare

Le tecniche chirurgiche

Sono molteplici è devono essere scelte in funzione del tipo di lesione della sottoastragalica e di numerosi parametri clinici e strumentali che per brevità non cito.
Segnalo solamente che l’artrodesi della sottoastragalica può essere realizzata in modo lineare o mediante trapianti di osso prelevati per lo più dalla parte anteriore del bacino.
Tutte le tecniche richiedono precisione,esperienza ed un decorso post operatorio con immobolizzasione a ginocchio libero per circa tre mesi dei quali la metà con stampelle,l’altra metà con appoggio libero in scarponcino antiscivolo.
Personalmente non condivido le tecniche che prevedono l’utilizzo di mezzi di sintesi quali viti,fili od altro,i re interventi inquesti casi sono molto frequenti.Io eseguo l’artrodesi della sottoastragalica senza mezzi di sintesi affidandomi alla precisione dell’osteotomia ossea (in caso di artrodesi lineare) o del perfetto posizionamento del carotaggio osseo in caso di artrodesi cilindrica con trapianto osseo.
In questo modo si riduce la possibilità di infezione e l’insorgenza si osteoporosi dolorosa (morbo di Sudek) che spesso accompagna questo tipo di intervento.

Note conclusive

L’artrodesi dell’articolazione sottoastragalica è un intervento impegnativo e discretamente invasivo indipendentemente dalla tecnica utilizzata.
E’indispensabile segnalare che spesso è l’unica alternativa per la ripresa di una serena vita di relazione in assenza di dolore.
Va inoltre precisato che spesso il paziente confonde l’artrodesi della sottoastragalica con l’artrodesi della tibio tarsica pertanto è idispensabile spiegare che questo intervento non limita assolutamente il movimento della caviglia che rimane perfettamente mobile,ma stabilizza il retropiede in assenza di dolore.

Prof.Paolo Maraton Mossa
www.piedeweb.com

_________________
Prof. Dr Paolo Maraton Mossa
    20100 Milano
    Corso Lodi 47
    Tel.02.512263
    paolomossa@piedeweb.com
http://www.profpaolomossa.abcsalute.it
 
Dr Augusto Odoardo Morandi
WB1223
Medico di ABCsalute.it
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Buongiorno,

giusta la sua premessa quando dice che a distanza è difficile fare diagnosi.
Io le replico che è addirittura impossibile e deontologicamente sbagliato.

Detto questo la situazione di sua moglie va valutata approfonditamente per decidere se optare per un trattamento conservativo o per un nuovo trattamento chirurgico.

La mancanza di movimento della TibioAstragalica è indicativo e potrebbe addirittura portare ad un intervento di protesizzazione della TibioTarsica

Utile eseguire studi TC 3d della caviglia e farsi valutare attentamente da un Chirurgo del Piede e della Caviglia


www.footclinicmilano.it
www.augustomorandi.com
www.ortopediarigenerativa.it

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