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Nel passo il piede alterna il movimento di pronazione a quello di supinazione


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La biomeccanica della deambulazione. Quando il piede ha l'articolazione sottoastragalica in posizione verticale ha modo di lavorare secondo la sua caratteristica fisiologia, alternando correttamente il movimento di pronazione a quello di supinazione.
Va comunque tenuto presente che la posizione perfettamente verticale è del tutto teorica perché le caratteristiche diversificate della superficie d’appoggio non la consentono.
Ricordiamo che il movimento di pronazione è composto dalla dorso-flessione, dall’eversione e dalla rotazione esterna (abduzione).

La pronazione. Nel ciclo del passo si ha una pronazione fisiologica se questa avviene in modo limitato quando il piede entra in contatto con la superficie d’appoggio, e in modo più pronunciato nel momento della spinta.
Quando si verifica più volte durante il passo o quando si protrae per più del 50% della sua durata la pronazione non ha proprietà fisiologiche corrette.

La supinazione. È il movimento formato dalla flessione della pianta, dalla sua inversione e dalla rotazione interna (adduzione).
Mentre si cammina è naturale supinare il piede in due tempi distinti: il primo si verifica dallo stacco del calcagno dal suolo fino alla spinta prodotta dall'alluce; il secondo avviene con il contatto del calcagno sul terreno durante la fase oscillante che trasferisce il peso dall'impatto alla spinta.
La supinazione è anomala se il contatto del tallone con il suolo è eccessivo e continua per tutta la fase di appoggio.
Poiché l'intero arto inferiore, mentre muove i suoi passi, ha la capacità di adattarsi al movimento del piede e della caviglia, al momento della pronazione la gamba fa una rotazione interna e al momento della supinazione la gamba fa una rotazione esterna.

Come si classifica la flessione plantare. Il Podologo, per elaborare una diagnosi di flessione del piede deformata, deve dorsiflettere il primo raggio mentre tiene in posizione neutra l’articolazione sottoastragalica e allineati gli altri metatarsi (Fig. 1).

- La deformità è riducibile o flessibile quando si può dorsiflettere il primo raggio oltre il piano passante.
- La deformità è riducibile o flessibile quando si può dorsiflettere  il primo raggio oltre il piano trasversale passante per i metatarsi.
- La deformità è irriducibile o rigida quando il primo raggio non riesce a raggiungere il piano passante per i metatarsi.

 

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