Salve a tutti :) premetto che gioco a tennis 3-4 volte a settimana e una volta a settimana vado a correre facendo 30 minuti. :P Da qualche mese soffro di un dolore misto a una specie di bruciore che va e viene, sotto la pianta del piede destro. Delle volte mentre sto ad esempio davanti alcomputer, mi viene improvvisamente una ventata di bruciore sotto la pianta del piede che poi va via se allungo la gamba appoggiando la gamba stessa con il tallone. Se sto fermo per un po', cioè niente tennis e niente corsa per un paio di giorni, sembra placarsi, mentre si riacutizza dopo la corsa o dopo una partita a tennis. la mattina del giorno dopo aver corso, a freddo, quando mi alzo dal letto, mi fa un male cane!! :( volevo sapere se avete avuto anche voi la stessa cosa e come ne siete usciti!!!! ho provato con un ciclo di laser + antiinfiammatorio "FLOMAX" + crema "VOLTAREN" ma niente da fare!!!! nessun beneficio, grazie!. massimo
vp160 Esperto di ABCsalute.it
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Dolore alla pianta del piede, simile a un crampo, quando vi alzate dal letto al mattino e il male si riduce camminando, a mano a mano che il piede "si scalda", per poi riacutizzarsi alla prima occasione? Se avete risposto sì, potreste essere affetti da una "fascite plantare", un'infiammazione che coinvolge la fascia plantare, che unisce il calcagno alla parte anteriore del piede, e che contribuisce in parte alla formazione della volta plantare insieme con i muscoli e con lo scheletro del piede. Questa parte si chiama anche sistema Achillo-plantare in quanto la fascia viene considerata un prolungamento del tendine di Achille. Le cause più frequenti delle fasciti plantari possono essere meccaniche: traumi, microtraumi ripetuti, calzature meccanicamente non adeguate. Infiammatorie: processi infiammatori locali o generali. Atrofia senile della volta plantare: una parziale, progressiva diminuzione del cuscinetto adiposo presente sotto la pianta del piede. Tale diminuzione si accentua con l'età ed in particolari malattie del sistema immunitario. La fascite plantare può essere confusa con altre patologie. Tra queste soprattutto: nevriti del nervo plantare, fenomeni degenerativi legati a malattie artro - reumatiche, tumori benigni e maligni, sindrome del seno del tarso e del tunnel tarsale. Per arrivare all'esatta diagnosi il medico può ricorrere alla palpazione della fascia dolente e ricostruire la storia del paziente. Oltre a questo può servirsi di alcune indagini strumentali, utili per escludere le altre patologie. La fascite si cura essenzialmente con l'utilizzo di plantari studiati al computer, che normalizzano l'appoggio e favoriscono la risoluzione del dolore. E' anche consigliabile lo stretching della fascia plantare, che si può eseguire mettendosi in piedi a qualche decina di centimetri di distanza, da una parete e appoggiandosi poi ad essa con i gomiti, a corpo teso. In questo modo le piante dei piedi si tenderanno. Per accelerare il recupero, talvolta, si utilizzano antinfiammatori per via generale. Infiltrazioni locali di anestetico e antinfiammatorio vengono, invece, riservate ai casi di media gravità. La chirurgia è per i casi più gravi e nel fallimento delle precedenti manovre. Prof.Paolo Maraton Mossa
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