Salve dottore, ai primi di giugno ho subito un trauma contusivo al piede dx, trauma 4 - 5 metatarso. Le lastre non indicano fratture…l'ecografia fatta in giugno "evidenza falda fluida 1,6 cm versamento sinoviale in sede periastragalica anteriore superiormente...ematoma di 2 cm a livello base del 5 metatarso....apprezzabile tenosinovite settoriale del'estensore lungo delle dita" Visite ortopedica al 13 / 06: “Trauma da schiacciamento al 4 e 5 raggio. Lamenta dolore alla deambulazione sui raggi esterni del piede e caviglia dx. Obiettivamente: plesso estensore (?) dito esteso del piede dolente. Digitopresione algica nel 4 e 5 raggio. Laser terapia e Tecar, Keplast 20 x 8 – 10 gg.” Sotto il piede sento come una specie di qualcosa che tocca, come se ci fosse qualcosa nella base del piede.... Ancora dolenzia generalizzata da sotto la caviglia alle dita piccole, lungo tutto il bordo esterno, specie dopo un pò che cammino...ogni tanto come formicolii, pure.. Secondo il mio medico non si è spostato il metatarso però non so dopo 2 mesi e mezzo ancora problemi.... ciò che più mi preoccupa, è che sotto il piede appunto nella zona sotto il metatarso, nell'appoggio sento come ci fosse un "durone"…la fisioterapista dice che quella sensazione potrebbe dipendere dall'ematoma; si riassorbono questi tipi di ematomi sotto il 5 metatarso? e questa sensazione a contatto con calzatura, potrebbe diminuire, risolversi? Tra una ventina di giorno ho prenotata altra ecografia…dice di fare qualche terapia, nel frattempo? La saluto cordialmente
Dr Giorgio Pizzarello
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Certo 2,5 mesi dal trauma sono tanti per avere ancora così tanti disturbi a meno che , come dice il collega Ortopedico , il suo non sia stato un trauma da schiacciamento !?! In questo caso i tempi di guarigione si allungano molto : sono interessate diverse articolazioni del piede , tendini dorsali e plantari , terminazioni nervose sensitive e molto spesso possono crearsi ematomi che a volte si organizzano e non so sciolgono creando , forse come nel suo caso , cisti solide . Nei casi come il suo ore di Magnetoterapia al giorno , movimenti in acqua e soprattutto tanto lavoro manuale di un Fisioterapista possono aiutare molto . A distanza di 2 mesi e mezzo dal trauma è davvero difficile pensare che un eventuale ematoma si possa ancora riassorbire !?!? Se l'Ecografia a cui si sottoporrà a breve , dovesse confermare la presenza di tale formazione che si dovrebbe poter palpare al tatto , potrebbe rendersi necessaria una exeresi chirurgica . Cordiali saluti e mi tenga informato. Giorgio Pizzarello
Gentile dottor Pizzarello grazie davvero per la pronta risposta, anche se certo non esalta il mio morale!! questo fatto che l'ematoma non sarebbe più assorbibile, chiaro che un pò mi inquieta...confermo che il trauma fu da schiacciamento, mi fecero cadere un monitor sul piede. Io di pazienza ne ho tanta e se come dice la guarigione pure sarà lenta ma ci sarà, mi accontenterei egualmente del fatto che comunque una guarigione avvenga, penso che lei mi capisca.. L'ecografia sono riuscito ad anticiparla a breve, l'avrò lunedi mattina il 29. Sul discorso che palpando si dovrebbero sentire formazioni solide, io non ne percepisco ma ovvio che la mia mano è profana e non attendibile. Quello che invece è evidente è che quando calco il piede a terra, ho questa sensazione di fastidio già citata, che avolte è anche una punta di dolore. Ma non può essere che quell'osso il 5 metatarso, nella parte più esterna non sia guarito e sia quello che premendo mi dia quei problemi?? la fisioterapista con cui ho parlato di persona ieri, mi ha detto che in caso di ematoma organizzato, potrebbero essere utili pure gli ultrasuoni, lei cosa ne pensa? Ringraziandola ancora per la sua gentilezza e cortesia, la saluto molto cordialmente
quore
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Salve gentile dottore finalmente sono riuscito ad effettuare la Risonanza Magnetica per il trauma del piede ai metatarsi (4 e 5), e riporto il referto:
REFERTO: "Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi. Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo. Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari. Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini. Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."
Non capisco qui un paio di volte citano il termine "fratture" ma le lastre RX non indicavano anzi escludevano linee di frattura e anche l'ecografie non lo dicevano, forse che sbagliarono i medici che fecero quelle valutazioni??
L'esame baropodometrico serve a misurare la pressione dei piedi su una superficie e permette di rilevare anomalie muscolo-scheletriche, odontoiatriche e ortopediche, ed è usato anche per valutazioni m...
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