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bgulminelli
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Salve, mi chiamo Barbara, ho 53 anni sarei un impiegata, ma non riesco più a lavorare. (non riesco a stare nemmeno più seduta per oltre mezz’ora).
Fino a giugno 2012 godevo di ottima salute, poi 10 giorni dopo una caduta per le scale si è scatenato l’inferno. Ora vivo praticamente stesa, anche se lo stesso non sto bene.
Ho la sensazione continua di avere le parti del corpo fino a tutta la cassa toracica fuori posto e mi muovo in continuazione per trovare la posizione di benessere. Ho un po’ di tregua se mi sdraio. Ho letteralmente dei “click” nella testa, cioè qualsiasi movimento io faccia con le diverse parti del corpo mi si riflette nella testa che inizia a scricchiolare e a pulsare come se volesse espandersi. Sento infatti costantemente il bisogno di allargare le ossa della testa, soprattutto quelle vicino e sotto al naso, ai mascellari e al palato. Qualcosa nella testa si muove in continuazione qualsiasi movimento io effettui anche di un dito. Ho sempre anche il bisogno di portare verso l’esterno la spalla destra. Quando apro le spalle sento chiaramente qualcosa vicino al naso che si muove e scricchiola . Ossa ? Cartilagini? Li hanno definiti schiocchi sinusali, clonie.

Nel 1988 mi sono sottoposta al primo intervento al naso per motivi estetici, che consisteva in una setto rinoplastica per correzione di un piccolo gibbo.
Nel 1989 mi sono sottoposta al secondo intervento correttivo al naso, dove mi furono sollevate le narici poiché a causa del primo intervento avevo difficoltà a respirare. Con il secondo intervento le cose non sono migliorate.
Nel 1994 mi sono sottoposta ad un terzo e ultimo intervento in Svizzera di correzione del collasso delle pareti laterali specialmente a livello delle cartilagini triangolari ( valvola ), delle cartilagini alari e in più nella parte inferiore delle ossa proprie. Quest’ultimo tegumento fu divaricato mediante una pinza di Walsham, mentre le cartilagini furono messe in sede convessa e fissate nella nuova posizione mediante suture di materassaio transcutanee. Anche quest’ultimo intervento non mi ha aiutato ed io per respirare devo portare un divaricatore narinale (DAN AIR ) praticamente sempre.
Per dirla con parole povere io ho un naso veramente piccolo e sottile, se prendo l’osso tra le mani sembra quello di un bambino.

Per eliminare il dolore e questa sensazione continua di fastidio, iniziata nel 2012, ho effettuato da allora ogni genere di fisioterapia. Mi sono sottoposta a visite neurochirurgiche, neurologiche, otorino-laringoiatriche, fisiatriche, ortopediche, maxillo-facciali, gnatologiche, dentistiche; ma non sono giunta a nessuna conclusione.
A maggio del 2015, almeno, a seguito di una visita odontoiatrica con la rilevazione delle mie impronte un odontoiatra mi diagnostica una squadratura cranica (in conseguenza degli interventi di estrazione dentaria di molari e premolari fatti in età adolescenziale per sovraffollamento e degli interventi di setto rinoplastica) di difficile e incerta correzione. Le radiografie evidenziano condilo mandibolare a destra modificato Come terapia, tutta da verificare, con un primo step a otto mesi mi ha costruito un equilibratore EPS2 (tipo un bite di riposizionamento). Questo equilibratore, a differenza di altri due bite precedentiemente portati, non mi da fastidio quando lo utilizzo. (lo porto da un paio di mesi) . Ho comunque dolore nella masticazione da circa un paio di mesi.

Comunque la convinzione dei posturologi e osteopati che mi seguono da più di un anno è che il problema principale è nella parte interna del naso, infatti mi hanno spiegato che un eccessiva resezione e accorciamento osseo eseguito negli interventi di rino settoplastica ha determinatoun problema di retrazione delle catene miofasciali, probabilmente “via osso sfenoide”. Infatti, come ben spiega nel suo testo Thomas Myers <ANATOMY TRAINS> 3° edizione pagina 208 FIG. 9.53 la catena frontale posteriore profonda termina proprio, nella sua diramazione posteriore e mediana, alla base dell’osso sfenoide.
Importante da ricordare è che nella caduta dalle scale aggrappandomi al corrimano con la mano destra ho stirato il braccio e il pettorale. I primi problemi infatti ( risolti con la posturologia ) furono proprio quelli di una sensazione di corda tesa in profondità nel petto. I posturologi mi dicono che in quel punto esatto vi è l’intersezione della catena miofasciale frontale profonda “DFL” con la catena frontale profonda del braccio “DFAL” pag. 204 FIG. 9.40 (vedi anatomy trains). Quel piccolo trauma della caduta dalle scale deve essere stato l’episodio scatenante un problema latente da anni, il problema osseo sfenoideo.
Gli otorini e i chirurghi plastici, che ho visitato pur rilevando esiti di setto rinoplastica con mucosa asciutta (effettivamente non ho muco nel naso) e riduzione della valvola vestibolare a destra e fossa nasale sinistra di dimensioni inferiori a quella destra con sinechia, non hanno mai correlato a tutto ciò i miei sintomi.
Mi rendo conto che tutto questo è inconsueto, ma proprio per questo ho deciso di ricorrere ad internet perché qualcuno ci dovrà pur essere in grado di aiutarmi? Qualcuno che possa valutare, magari in equipe, sia il problema del naso che mandibolare e capire l’eventuale correlazione e correzione?

Qualcuno ha potuto constatare qualche caso analogo? Si può eventualmente rimediare al problema di retrazione ossea o di mal posizionamento osseo che genera un’errata biomeccanica del cranio e quindi a cascata sul sistema miofasciale in toto?
A leggere alcune notizie sembrano possibili interventi d’avanguardia, tipo ricostruzioni quasi totali di nasi. Con quali esiti, poi però non è dato sapere. Mi riferisco per esempio a un naso ricostruito su un braccio di un paziente da parte di un medico londinese.
Sono possibili eventualmente tecniche dilatative, sulle ossa o sui tessuti vicini con nuovi strumenti es. (palloncino) che vengono, ho letto, attualmente usati per sinusiti?
Si può modificare il palato (che sembra abbia bisogno di aprirsi ) senza toccare il naso?

Per favore aiuto!
 
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