.....come si fa a far cambiare idea a una persona che vuole morire?
una persona che vive in uno stato di depressione da anni, che ha alle spalle un lutto (la morte della mamma in età adolescenziale, cosa che l'ha segnata tantissimo) che ha ricevuto anche del male da un componente della sua famiglia, la nonna materna,che vive con loro, male estrinsecatosi in una mancanza di esternazione di affetto e disparità profonda con la sorellina piu piccola.
questa è una persona a me cara (la mia ex), e nonostante nn stiamo piu insieme io ho contintuarto a starle vicino, le ho sempre offerto una spalla su cui piangere e cercato di tirarla su, di distrarla dalle sue angosce (compreso l'ambiente familiare) di farle intravedere prospettive diverse, e ho anche cercato di spingerla da un terapeuta, ma dice che nn ci vuole andare, nn ci crede nella psicoterapia, ha già provato altre volte ed è durata max 2 sedute... altre volte ha tentato di togliersi la vita con abuso di medicie e tranquillanti, e proprio ultimamente, dice cha ha deciso di riprovarci, sia xke nn ha piu interesse a vivere, sia x "punire" indirettamente chi le ha fatto del male (che è appunto la nonna, che vive con lei) e forse anche me, perchè io non riuscivo a promettterle una famiglia, figli, sn sempre stato chiaro fin dall'inizio, ma lei sperava forse che cambiassi, ma ha avuto la conferma che nn sarei cambiato quando rischiammo xke si ruppe il preservativo e io me ne andai in panico, nn successe nulla, ma vide chiaramente che ero troppo bambino x diventare padre...
Le ho anche promesso che avrei cercato di farla uscire fisicamente da casa il prima possibile, prendendo casa insieme (caso piu unico che raro tra due ex, e da precisare che nn facciamo gli amici di sesso, a scanso di equivoci))x un periodo di tempo necessario affinche la sua situazione familiare non si fosse stabilizzata (ovvero vendita della casa e fuoriuscita dalle palle della nonna) ma tutto cio che dico sembra non avere piu interesse...
Tutto cio che ho fatto l'ho fatto col cuore, ma purtroppo mi sento anche responsabile nei suoi confronti in quanto molti se ne so sempre fregati, ma a questo punto non so piu cosa fare!certo è che se dovesse compiere qualche cazzata mi sentirei in colpa in eterno, anche se c'entro in modo relativo ma è cosi!Cmq ho profuso tutte le mie energie x farla star meglio, ho rinunciato ad altre storie (anzi mi ha cosi segnato questa storia che ormai ho paura di avvicinare qualsiasi altra donna ), ho cercato di tornare meno spesso nella mia città x lasciarla sola il meno possibile (sono pugliese e vivo a Roma), ho rinunciato a coltivare alcuni amici che avevo qui nella capitale, ho rinunciato a molti dei miei spazi (e la stessa "convivenza" sarebbe un'ulteriore rinuncia), e se questa storia dovesse avere un epilogo negativo mi sentirei una persona inutile...forse anzi sicuramente dallo psicologo ci andrei io...
e già ora ogni giorno che passa sento che le forze cominciano a mancarmi sempre di piu, anche io so stato depresso e in cura x un anno e mezzo, nn posso permettere di ricaderci (anche se sento che piano piano ci sto ricadendo)ma non mi sento nemmeno di abbandonarla....non so piu cosa fare, dallo psicologo lei nn ci vuole andare, dice sempre che è roba di poco tempo e se ne andrà x sempre, a questo punto spero davvero di chiudere io gli occhi x sempre il piu presto possibile, xke cosi nn ce la faccio piu ad andare avanti! scusate x lo sfogo!
Andrea
Dr Andrea Lisotti
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Credo indispensabile mettere un po' di chiarezza in una situazione confusa per la sua complessità. Se LEI, Andrea, si sente depresso, deve affrontare ciò rivolgendosi a qualcuno per farsi aiutare, INDIPENDENTEMENTE DA QUANTO FA E/O DECIDERA' LA SUA EX. Intanto deve stare bene, lei, Andrea, anche per potere eventualmente essere vicino a qualcuno. Ma deve farlo per se stesso. ALTRO problema è il malessere della sua ex. Anche io penso che avrebbe bisogno di un aiuto di tipo psicoterapico, ma è significativo che finora non l'abbia mai seriamente cercato. Evidentemente non è motivata a farlo, almeno per ora. E su questo lei NON PUO' FARCI NIENTE, una volta che glielo ha detto in modo chiaro. NOn si può obbligare uno a chiedere aiuto, nè lo si può aiutare se l'altro non vuole essere aiutato. Quello che può fare, se si sente di farlo, è semplicemente stare vicino, comunicare con l'atteggiamento "io ci sono, credo che avresti bisogno di un aiuto che però io non posso darti, ma comunque ci sono". Può fare l'amico (e scusi se è poco), ma non il salvatore. Sarà la sua ex, forse, un giorno, a decidere di prendere le proprie decisioni. Un cordiale saluto
_________________ [b]Dr Andrea Lisotti[/b][list]41100 MODENA (MO)[/list][list]via Monte Sabotino, 39[/list][list]059.366011[/list][list]andrea.lisotti@gmail.com[/list][url=http://www.drandrealisotti.abcsalute.it/][color=#000000]http://www.drandrealisotti.abcsalute.it[/color][/url]
TL315 Medico di ABCsalute.it
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E' necessario che lei si faccia aiutare. Esistono anche le cosiddette "visite con paziente assente"quando il paziente si rifiuta di farsi visitare. Per problemi d suicidio vi sono egli interventi specifici. Comunque le invio il "Decalogo per non suicidarsi" che ho fatto pubblicare sulla Gazzetta del Mezzogiorno a più riprese 1)Rifletti bene e prendi le dovute informazioni prima di assumere la decisione più importante della tua vita.2)Prima di commettere l’atto parlane con qualcuno o, il medico o amici o i genitori o i fratelli.Non tenerti la decisione per te, è una decisione troppo importante per non parlarne.3)La stragrande maggioranza dei suicidi è dovuto alla depressione che è curabilissima.4)Se sei proprio convinto che è meglio morire potresti avere raggiunto il fondo del baratro e quindi essere al momento della risalita, aspetta ancora un poco!5)Moltissimi suicidi finiscono in danni permanenti, senza che si determini la morte: in paralisi alle gambe o di altre parti del corpo, in demenze, in sfregi alla propria bellezza (dopo che si è diventati degli andicappati poi solitamente non si fanno altri tentativi di suicidio) questo perché l’istinto di sopravvivenza che è in te e rappresenta la volontà della natura che si oppone alla tua innaturale volontà di morire.6)Tieni conto che suicidarsi non è qualcosa che colpisce te soltanto ma ha l’effetto di una granata cioè di colpire mortalmente tutti coloro che ti circondano e ti amano.7)Se stai mettendo in opera un programma per toglierti la vita fai un passo indietro e rifletti a cosa mira questo programma, che non si tratta di un programma qualsiasi come quello di montare una sedia o di appendere i quadri alle pareti della tua casa: attento agli automatismi.8)Se desideri toglierti la vita per risolvere qualche problema familiare sei sicuramente in errore: se pensi di essere un peso per la famiglia con la tua morte il peso aumenterà.Se pensi che faresti cessare i litigi fra i tuoi genitori sappi che aumenteranno. Se pensi di attirarti così l’amore che non hai avuto sappi che otterrai il contrario.9)Se sei giovane sappi che la tua mente funziona a ondate molto potenti se aspetti un poco l’ondata negativa cessa e con essa l’idea del suicidio.10)Se ti senti disperato per qualcosa che è accaduto poniti la domanda: dall’accettazione di quale principio, di quale regola di vita, di quale logica quello che è accaduto ha prodotto tanta disperazione.Infatti la tua disperazione ha un significato soltanto in un certo contenitore mentale, mentre adottando un altro contenitore dei mille altri possibili la disperazione non avrebbe senso. Il 9 e il 10 Settembre si terrà a Roma La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Cordiali saluti Piero De Giacomo www.pierodegiacomo.it
_________________ [b]Dott. Piero De Giacomo[/b][list]70100 BARI (BA)[/list][list]Via Che Guevara, 1[/list][list]080.5619092[/list][list]piero.degiacomo@tin.it[/list][url=http://www.drdegiacomo.abcsalute.it/][color=#000000]http://www.drdegiacomo.abcsalute.it[/color][/url]
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