Salve , sono una signora di 71 anni che, rimasta vedova, ha imparato a non sentirsi “vecchia e sola”: leggo, gioco a carte con le mie amiche, vado al cinema, mi interesso un po' di tutto, frequento l’università della terza età del mio paesino e ho anche imparato a usare il computer e internet; mi vesto con tinte poco sgargianti e modelli consoni alla mia età, ma non riesco a capire perché i giovani di oggi non accettano una signora di età adulta che è riuscita adattarsi a tutte le novità e a evolversi con il ritmo dei tempi. L’altro giorno ero nella mia auto, ferma a un semaforo e quando è scattato il verde non sono partita immediatamente perché non riuscivo a ingranare bene la marcia e due ragazzini che erano dietro di me con il loro motorino, si sono messi a urlare: “ ehi, nonna, vattene a casa a fare la calza!”. Ci sono rimasta malissimo, continuo, a distanza di una settimana, a pensare a quell’episodio. Cosa c’è che non va in me? Dovrei starmene davvero in casa e lasciare spazio ai giovani? Dove sbaglio? Io mi sento ancora giovane e capace di fare molte più cose dei giovani che magari non hanno la mia esperienza. Vorrei un consiglio e magari due parole di conforto (se le merito!). grazie.
Dott. Roberto De Pas
WB701 Medico di ABCsalute.it
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Carissima Signora, Lei non merita parole di conforto, ma di ammirazione. E non saranno certamente due scalzacani qualsiasi a mettere in dubbio le Sue certezze e le Sue capacità. Purtroppo, non è banale, oggi, parlare di ignoranza e di totale assenza del senso del rispetto. Impera una "cultura" dell'ignoranza, alimentata dalla totale assenza di valori, oltre che da certi canali televisivi. Sono pochi e privilegiati coloro che, della nuova generazione, continuano a essere portatori di questi valori: rispetto, attenzioni sociali ecc. D'altra parte, è vero che il fenomeno del volontariato caratterizza questi nostri tempi, e lascia ben sperare. Pochi giorni fa, ho aperto un cancelletto ad una giovane signora che spingeva una carrozzina. Non mi ha nemmeno detto grazie. Ma io continuerò ad aprir cancelletti alle signore. Non mi scoraggio. Davvero molte cordialità! De Pas
Dott. Vincenzo Policreti
WB207 Medico di ABCsalute.it
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Cara amica, chiede cosa c'è in lei che non va? La domanda è mal posta. Quella giusta è: cosa c'è in quei ragazzi che non va? La risposta è ovvia. Forza, amica! Continui così e quando qualcuno le manc :D a di riguardo non pensi necessariamente che sia in lei, ciò che non va!
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