Dottore, sono un uomo di 42 anni, accanito fumatore; ho deciso di smettere di fumare, vorrei sapere se è possibile che con la sola forza di volontà e la motivazione, posso essere capace di raggiungere questo mio obiettivo oppure c’è bisogno di un aiuto esterno. Vorrei anche sapere se è vero che il bisogno fisiologico di nicotina elimina ogni sforzo mentale atto a raggiungere lo scopo prefissato. Grazie.
VITA
Utente di ABCsalute.it
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Gentile Utente,
Ero un accanito fumatore. Mi avevano già detto che avrei dovuto smettere, avevo 27 anni. Ci provai diverse volte. Poi una sera ero con una ragazza alla Stazione centrale di Milano. Presi il pacchetto , lo tirai fuori e c'erano due sigarette. Ne offri una alla ragazza una la presi io. Fu l'ultima. Non fu facile, ma ci si può riuscire. Fumare fa male ai bronchi e di conseguenza al cuore. Vale la pena provare. Certo è che la nicotina inserisce nel nostro organismo dei corpi estranei, TOSSINE, a cui l'organismo risponde con l'emanazione di antitossine in numero 4 volte maggiore (la percentuale non è proprio esatta, ma facciamo conto che che mi ci sia avvicinato). Le antitossine emesse dall'organismo costituiscono una richiesta di essere in qualche modo neutralizzate, quelle in eccesso, e quindi la persona sente il bisogno imperioso di fumare per calmare le antitossine. Ma poi l'organismo emana altre antitossine e così via. La storia continua all'infinito. Smettere non pregiudica niente nell'organismo. Il bisogno può essere imperioso, ma si riesce a superarlo, se c'è chiara la convinzione che DEVO ASSOLUTAMENTE SMETTERE PERCHé MI FA MALE. Se ce l'ho fatta io ce la farà anche lei. Mi creda. E respirerà meglio.
Gentile utente, la forza di volontà è un elemento importante, ma lo è anche capire i motivi per cui fuma e che la portano a voler smettere. Le motivazioni per fumare possono essere tante e non sono sempre scontate cosi' come vengono descritte solitamente. Lo stesso discorso vale per i motivi che portano le persone a smettere. La sigaretta ha molte volte funzioni importanti nella propria vita: c'è chi ad esempio lega alla sigaretta il bisogno di trasgredire ad una vita fatta da doverosità. Quanti pazienti ho sentito raccontare che lavorano tutto il giorno come degli "schiavi" e almeno la sigaretta è una loro "libertà". Si capisce bene il paradosso di tale situazione, ma chi fuma sente la sigaretta come una propria scelta personale. E allora eliminare la sigaretta è come eliminare uno dei pochi comportamenti che la persona vive come "liberi". Tornando alla sua domanda, io credo che si possa "smettere da soli" ma che possa essere un buon pretesto per capirsi meglio andare da uno psicologo. A quel punto, l'obiettivo non sarà smettere di effettuare un comportamento, ma capire quali sono le fantasie che reggono quel comportamento. Cordiali saluti,
Dr. Marco Ventola Psicologo e Psicoterapeuta, con studio a Bari e Roma www.marcoventola.it
Dr Stefano Di Biagio
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Caro DiegoFr, la sola forza di volontà unita alla motivazione sono più che sufficienti indipendentemente dall'intossicazione nicotinica del suo organismo (questo determina solo il tempo che ci vuole ad eliminare le tossine dal proprio corpo). Una tecnica molto efficace e per nulla invasiva è l'ipnosi con la quale si ottengono risultati a volte eclatanti in brevissimo tempo (possono bastare una o due sedute). Ma qualsiasi aiuto esterno o tecnica nulla può se non c'è motivazione. E' con quest'ultima che si mette in moto anche la forza di volontà. Spero di essere stato utile,
No, non è vero. Si prova del disagio, indubbiamente, ma la volontà e la determinazione riescono nelle loro intenzioni di comabattere la consuetudine al fumo. Si parte dalla gestualità, che nel fumo è importante, la si elimina e ci si avvia verso un'autonomia di fatto anche dalla nicotina. Cordialità, De Pas
Dott.ssa Daniela Benedetto
WB656 Medico di ABCsalute.it
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DiegoFr ha scritto:
Dottore, sono un uomo di 42 anni, accanito fumatore; ho deciso di smettere di fumare, vorrei sapere se è possibile che con la sola forza di volontà e la motivazione, posso essere capace di raggiungere questo mio obiettivo oppure c’è bisogno di un aiuto esterno. Vorrei anche sapere se è vero che il bisogno fisiologico di nicotina elimina ogni sforzo mentale atto a raggiungere lo scopo prefissato. Grazie.
Genitle Diego, ho letto le risposte dei colleghi sia medici che psicoterapeuti. In fondo tutte le indicazioni sono utili e tutte necessarie per risolvere il "problema". C'è infatti bisogno innanzitutto di consapevolezza riguardo alla materia nicotina e alle conseguenze legate alla salute fisica. Questo tipo di consapevolezza e il desiderio di voler vivere a lungo e bene sono la "spinta" necessaria per affrontare le problematiche legate alla dipendenza psicologica. Questa infatti può essere supportata, si fa per dire, da numerose dinamiche legate sia al passato che al presente. Di fatto il fumo e anche tutti gli aspetti della ritualità del fumare la sigaretta, vanno a coprire insicurezze di base e permettono di superare la fragilità interiore negata. E' per questo che oltre a decidere di smettere di fumare, che dipende dalla decisione di farlo, è poi necessario un percorso psicoterapeutico che permetta di affrontare le dinamiche psicologiche che si presentano a fronte della "dipendenza" e del suo vissuto. (E' evidente che si può smettere anche senza psicoterapia ma questa diventa necessaria quando il problema della recidiva non si risolve altrimenti) Cordialmente dr.ssa Daniela Benedetto (psicologa e psicoterapeuta Roma)
Centro medico città studi
VP381 Medico di ABCsalute.it
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DA CENTRO MEDICO CITTA' STUDI - MILANO Caro amico, secondo i recenti dati dell'Istituto Superiore di Sanità l'85% di chi è riuscito a smettere definitivamente di fumare lo ha fatto da solo, cioè senza un supporto farmacologico ne psicologico. Questa percentuale è così alta probabilmente perché spesso i fumatori si trovano da soli nel cercare di liberarsi da questa dannosa dipendenza. Ancora troppo poche, infatti, sono le risorse sanitarie messe a disposizione di chi vuole smettere di fumare affidandosi a strutture dedicate e che usino metodi scientifici validati, mentre i medici di famiglia sono a volte un po' troppo "distratti" nell'affrontare seriamente il problema coi loro assistiti. Va però detto che smettere di fumare si può, oltre che si deve: ciò in qualunque momento della propria vita, a qualunque età e con qualunque grado di dipendenza dalla nicotina si abbia. Ce la si può fare bene anche da soli, farsi aiutare è solo un po' più furbo e, soprattutto, spesso molto utile. Cordiali saluti, Roberto Boffi Pneumologo Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
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Cinque tappe per smettere di fumare
Motivazione per smettere di fumare
