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Le terapie dell'immunodeficienza HIV sono alla base di un grande impegno scientifico

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 03/12/2009

Le terapie dell’immunodeficienza HIV hanno diversi aspetti nonostante la situazione attuale assai lontana dall’offrire una cura.

 

Tra le varie fasi del ciclo vitale del virus HIV quelle più facilmente aggredibili da farmaci sono la retrotrascrizione e le modifiche post-traduzionali a cui vanno incontro le proteine virali neoformate.

 

I farmaci oggi disponibili per le terapie dell’immunodeficienza HIV sono:
- inibitori della trascrittasi inversa (NRTI,NNRTI);
- inibitori della proteasi (IP);
- inibitori della fusione;
- inibitori dell'integrasi;
- inibitori del co-recettore.

 

Tali prodotti vengono adoperati in combinazione tra loro per evitare di produrre virus resistenti ai farmaci; per la stessa necessità è d'obbligo un'aderenza fedele, da parte del paziente, al trattamento.

 

Obiettivo della terapia dell’immunodeficienza HIV su base farmacologica è di impedire la replicazione virale nell'organismo (e non l'eradicazione completa dell'infezione che rimane cronica) così da ridurre i danni provocati al sistema immunitario e consentire una sopravvivenza ed una qualità di vita certamente maggiore.

 

Attualmente è disponibile anche un farmaco appartenente alla classe degli inibitori della fusione che, agendo sulla gp41 dell’HIV impedisce la fusione del pericapside virale con la membrana esterna della cellula impedendo l'entrata del virus. Inoltre, due nuove classi di farmaci, gli antagonisti del co-recettore CCR-5 e gli inibitori dell'integrasi, sono state da poco approvate per l'uso clinico.

 

Tutti i vaccini in fase di sperimentazione non sembrano ottenere risultati confortanti. Gli scienziati concordano nel dire che occorre dare nuova linfa a questo settore della ricerca.

 

È chiaro che tutt'ora non esiste una terapia dell’immunodeficienza HIV che sradichi completamente l'infezione. Di conseguenza è di fondamentale importanza la prevenzione. È anche possibile che, subito dopo una possibile esposizione al virus, allo scopo di ridurre la probabilità di contagio, si usi il trattamento farmacologico definito profilassi post-esposizione ad HIV.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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