Prova testimoniale e decalogo per acquisirla

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 03/12/2009

Nella prova testimoniale l’interrogatorio di un teste, per la sua complessità e per l’esito che può determinare, deve essere condotto dai singoli responsabili rispettando alcuni criteri generali.

La verità oggettiva. Il teste non esprime mai la verità oggettiva ma solo la verità soggettiva, cioè descrive i fatti come lui li ha visti e ricordati e come sa specificarli.

 

Il valore della prova testimoniale. Nell’interrogatorio del teste bisogna considerare i seguenti elementi:
- non esistono testimonianze complete, perché il teste sceglie sempre solo alcuni tra i vari elementi del fatto; 
- la testimonianza fedele e integrale è l'eccezione ma le lacune e le contraddizioni minori non compromettono tutta la testimonianza;
- una deposizione troppo esatta e dettagliata ha poche probabilità di essere veritiera; 
- il numero medio di dati falsi che si riscontrano in un insieme di testimonianze è abbastanza alto, anche se questi si riferiscono agli elementi meno importanti del fatto.

 

La raccolta della prova testimoniale. C’è un decalogo a questo proposito:
1. Per valutare una testimonianza è indispensabile conoscere se è stata spontanea, in caso contrario bisogna verificare le domande che sono state poste.
2. II teste deve essere ascoltato prima dell’interrogatorio o che abbia subito influenze.
3. Il racconto libero deve costituire sempre la parte principale della testimonianza.
4. Devono essere evitate le domande ad effetto o suggestive.
5. Le domande troppo dettagliate possono alterare le risposte del teste.
6. Gli stati emotivi e affettivi dei testimoni (vanità, timore, ecc.) compromettono la testimonianza.
7. Per il riconoscimento delle persone è sempre meglio procedere con il sistema selettivo (confronto all’americana ovvero più persone tra cui scegliere) piuttosto che con quello individuale.
8. Non bisogna tentare di dimostrare ad un teste che ha fatto degli errori nella deposizione.
9. Le deposizioni di minorati fisici e psichici e devono essere valutate separatamente.
10. La deposizione deve essere integralmente ed esattamente riportata a verbale.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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