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Il tanatologo forense deve verificare l'elettroencefalogramma

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 03/12/2009

Il tanatologo forense accerta la morte con tutte le procedure Medico Legali e cioè:
• la diagnosi di morte
• la dichiarazione delle cause di morte
• il permesso ad iniziare l’autopsia
• l’autorizzazione al prelievo di organi
• l’autorizzazione all’inumazione del cadavere.

 

Definizione di morte. La morte inizia quando cessano in modo irreversibile tre funzioni fondamentali:
• quella cardiocircolatoria (del cuore) che corrisponde alla morte clinica
• quella respiratoria (dei polmoni) che determina la morte reale
• quella nervosa (dell’encefalo) che stabilisce la morte legale.
La morte prosegue con il degrado del cadavere e termina con la distruzione totale di ogni cellula dell'organismo.
Con la morte la persona perde la sua capacità giuridica e diventa cadavere.

 

Diagnosi di morte. Il momento centrale della funzione del tanatologo forense ai fini della diagnosi è costituito dal rilievo della cessazione di tutte le funzioni nervose dell'encefalo (legge 578/93). Solo allora sarà del tutto inutile continuare a prestare assistenza a chi è ormai un cadavere, a meno che non sussistano esigenze in materia di prelievo di organi.

 

L’accertamento. Nel D.L. 1994/582 si dispone che l'accertamento della morte dopo l’arresto cardiaco può essere effettuato sulla base della traccia senza interruzioni dell'elettrocardiogramma della durata non inferiore ai venti minuti primi. Si verifica così l’afflusso di sangue e quindi di ossigeno all’encefalo che, se non viene ossigenato adeguatamente, dopo venti minuti interrompe le sue funzioni e si ha così la morte “legale” e cioè quella nervosa che è quella che giuridicamente crea la condizione di cadavere.

 

L’accertamento strumentale. Al tanatologo forense si possono richiedere ulteriori indagini (test per verifica del flusso ematico cerebrale) in caso di bambini inferiori a un anno e per soggetti che hanno assunto farmaci depressori assunti o son0 in stato di ipotermia o ipotensione sistemica.

 

Novità nella rianimazione. Dato che un encefalogramma silente anche per 24 ore non offre la certezza assoluta che il cervello si sia irreversibilmente spento, si suggerisce estrema prudenza nel decretare la morte cerebrale.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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