Scritto da Rachele Sardella
Pubblicato il 27/12/2011
Modificato il 27/12/2011
L'idroterapia è una pratica antica, non accreditata dalla scienza medica ufficiale, che ottiene risultati terapeutici evidenti e diffusi.
Basti pensare che uno dei fondatori, insieme all’abate Sebastian Kneipp, dell’idroterapia moderna, il medico ceco Vincent Priessnitz (1799-1851), in 25 anni ha curato con esiti positivi ben 40.000 pazienti.
Cosa significa idroterapia. È un modo assai differenziato di utilizzare l’acqua in funzione curativa che ha come principio fondamentale la provocazione di una reazione caldo-freddo che consente di recuperare le energie vitali.
Sono anche importanti sia l’azione fisica indotta dalla pressione più o meno accentuata dell’acqua e il suo sfregamento sulla pelle, sia la possibilità di aggiungere particolari sostanze chimiche.
Idroterapia perché. Lo scambio termico caldo - freddo è favorito dall’umidità ed è nettamente superiore a quello che avviene a secco (nell’aria).
L’idroterapia sfrutta una tale qualità provocando un’alternanza di stimoli caldi e freddi che favorisce in modo sistematico le reazioni.
Reazioni che possono essere quindi organizzate in cicli terapeutici adatti alle diverse patologie nervose, articolari, circolatorie e funzionali.
Questo vale in particolare per l’idroterapia praticata con acque termali.
I principi dell’abate Sebastian Kneipp (1821-1897). Questo insigne terapeuta ha elaborato le sue teorie fisiologiche in una pratica di successo e di evidente efficacia.
Il principio fondante scaturisce dalla constatazione delle disfunzioni circolatorie e dei rischi che queste comportano poiché il flusso ematico difettoso provoca una crescente tossicità del sangue.
In questi casi l’idroterapia, cioè l’uso dell’acqua in modo appropriato, è decisivo e ha un’alta efficacia terapeutica per numerose patologie.
Ad esempio l’uso dell’acqua fredda sulla pelle calda, per effetto della vasodilatazione, tonifica il nervo simpatico favorendo il ricambio e l’efficienza cardiaca.
La reazione benefica. L’idroterapia dopo soli 10-15 minuti provoca in genere un effetto stimolante sulla circolazione e un aumento della pressione vascolare che tende a riequilibrare tutte le funzioni corporee.
Kneipp definisce questo effetto come “pompa ematica” perché sposta elevate quantità di sangue in tutte le direzioni, potenziando sensibilmente l’irrorazione vascolare dei tessuti.
In questo modo scompaiono gli spasmi e i dolori, migliora la digestione e gli organi interni diventano più efficienti.
Il "percorso Kneipp" è oggi assai apprezzato e sempre più diffuso sia per la sua facilità d’uso (basta essere scalzi e in pantaloni corti) e sia per il basso costo di gestione in rapporto agli evidenti benefici.
In molti comuni europei, che promuovono una politica innovativa per la salute, questo breve percorso (60-90 metri) è stato creato in luoghi pubblici e l’uso è del tutto gratuito.
Si tratta di una sorta di corridoio a cielo aperto largo circa un metro dove si cammina su sassi di fiume per attivare la pompa ematica.
Si prosegue immersi fino al ginocchio tra getti di acqua calda e fredda, per favorire la circolazione negli arti inferiori con un più rapido drenaggio e una migliore ossigenazione dei tessuti.
È decisivo che l’idroterapia inizi e termini con il corpo caldo: l’azione fredda deve essere sempre di durata inferiore a quella calda.
ALCUNE TECNICHE IDROTERAPICHE |
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Bagni caldi |
Getti d’acqua calda / fredda |
Semicupi in acqua calda / fredda |
Bagni freddi |
Impacchi caldi / freddi |
Spugnature |
Bagni ipertermici |
Irrigazioni nasali |
Trattamento con argille |
Compresse calde |
Massaggio con ghiaccio |
Trattamento con cagliata di latte |
Compresse di ricino |
Rotolo caldo (Heisse Rolle) |
Trattamento con fanghi |
Fieno greco |
Sacchetto di fieno o semi di lino |
Trattamento con terre medicinali |
Fomento di impacchi caldi |
Sauna |
Vapori |
Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974 Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000
Fonti:
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