Il piede cavo. Il piede cavo si presenta come una deformazione dovuta alla pronunciata concavità dell'arco plantare che provoca una prominenza del dorso del piede e la posizione "a griffe" delle dita; si può avere di conseguenza la forma vara del calcagno (che appoggia sulla parte esterna).
Il piede cavo è un'alterazione assai diffusa, persino più del piede piatto, specie nel sesso femminile e anche già in tenera età.
Il piede cavo può avere diverse forme, più del piede piatto, ma la torsione del calcagno non è fondamentale; al contrario il piede cavo-varo è statisticamente meno diffuso rispetto alle altre varianti.
La classificazione del piede cavo in rapporto alle cause. Qui di seguito sono elencati i diversi tipi di piede cavo in rapporto ai fattori che lo hanno provocato.
A) Piede cavo neurologico: deriva da un'alterazione dell'equilibrio dei muscoli dovuta a patologie di origine neurologica che paralizzano appunto la muscolatura.
Ombredanne spiega il verificarsi del piede cavo utilizzando un suo originale fantoccio, dotato di tiranti elastici, che riproduce la struttura di un piede normale e dimostra che qualsiasi alterazione di uno dei tiranti determina uno squilibrio dell'intero sistema.
Questo modello permette di verificare le caratteristiche di un piede cavo nella paralisi poliomielitica, nella paralisi spastica e in diverse altre gravi malattie.
B) Il piede cavo essenziale: è il caso dell'aumento abnorme dell'arco plantare senza la presenza di una patologia particolare alla quale si possa attribuirne la causa.
Questa condizione si può verificare in particolare:
a) negli sportivi;
b) per l'uso di scarpe troppo corte che fanno piegare ad uncino le dita e incavare esageratamente l'arcata;
c) calzando scarpe con tacchi troppo alti che aumentano il tono muscolare della pianta dei piedi e provocano, con le punte strette, la deformazione delle dita facendole disporre "a griffe";
d) usando scarpe, come quelle per l'antinfortunistica, che essendo oltremodo rigide e rivestite d'acciaio non consentono di flettere la pianta del piede inducendo la contrazione dei relativi muscoli;
e) con quelle ortesi plantari che hanno un arco troppo elevato rendendo la pianta ipertonica.
C) Il piede cavo secondario: si crea quando la forma cava deriva da retrazioni osteoarticolari (ossa e muscoli) o da retrazioni delle parti molli quando la pianta poggia sul terreno e cioè nei seguenti casi:
a) processi ischemici (circolatori);
b) distruzione delle componenti delle articolazioni (artrite reumatoide infiammatoria cronica, anchilosante e progressiva):
c) callo vizioso a seguito di frattura (post-traumatico) ecc.
Tuttavia le cause esterne sono responsabili dell'insorgere del piede cavo solo se trovano una pianta predisposta; in pratica mettono in moto o aggravano uno squilibrio preesistente.
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