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La caviglia e le articolazioni del piede rendono il passo funzionale ed elastico


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La caviglia e il piede. La caviglia insieme alle articolazioni del piede permette al piede stesso di effettuare tre diversi movimenti, ognuno su un asse diverso:

     - Un asse trasversale che attraversa i malleoli e che si identifica con l'asse di rotazione dell'articolazione della tibia e del tarso, sulla quale avvengono i movimenti di flesso-estensione (flessione dorsale e flessione plantare).

     - L'asse longitudinale della gamba intorno al quale si attivano l’abduzione e l’adduzione.

     - L'asse longitudinale del piede intorno al quale si attiva la rotazione interna-esterna.

 

 

Il ruolo delle articolazioni del piede. Mentre il movimento di flesso-estensione è a carico della caviglia, gli altri due movimenti del piede sono effettati dalle seguenti articolazioni:

     - astragalo-calcaneale

     - medio-tarsica

     - tarso-metatarsica e scafo-cuboidea.

Il ruolo delle articolazioni del piede è di due tipi.

In primo luogo infatti mettono il piede in grado di effettuare i caratteristici movimenti sopra indicati.

In secondo luogo lo rendono capace di adattarsi alle caratteristiche specifiche dei vari tipi di terreno modificandone dinamicamente la forma, e creano un sistema di ammortizzatori elastici tra suolo e gamba, che consentono di camminare in scioltezza e con una condizione statica perfetta.

 

 

Le caratteristiche motorie del piede. Esse rivelano una notevole complessità dovuta anche alla natura propria del piede, che ha funzioni assai differenziate come ad esempio quelle di presa, di equilibrio, di reazione sensitiva, ecc.

 


I movimenti di flessione ed estensione del piede. (Fig. 1) La posizione corretta di riferimento per valutare il grado di flesso-estensione del piede è quella in cui il piano della pianta del piede è perpendicolare alla gamba in posizione eretta del soggetto.

In questa posizione si rileva che la flessione del piede (da attribuire alla caviglia), è un movimento che consente al piede stesso di avvicinare il suo dorso alla faccia anteriore della gamba:

Con l’estensione, invece, il piede si allontana dalla gamba assumendo una posizione che corrisponde al prolungamento della gamba stessa.

 

L'angolo di flesso-estensione del piede corrisponde a quello che la gamba, nella sua posizione verticale, forma con la pianta del piede.

In caso di flessione abbiamo valori che oscillano fra i 20° e i 30°.

In caso di estensione i valori oscillano tra i 30° e i 50°.

 

I movimenti di abduzione-adduzione del piede. La posizione di riferimento considera il piede collocato su un piano orizzontale.

In caso di abduzione la punta del piede si sposta verso l’interno.

In caso di adduzione la punta del piede si sposta verso l'esterno.

L'ampiezza di tali movimenti  forma un angolo che va da 35° a 45°.

 

I movimenti di rotazione interna-esterna. La posizione di riferimento è uguale a quella già considerata per descrivere il movimento di flessione ed estensione.

La rotazione interna, definita come supinazione, descrive un angolo  la cui ampiezza è di circa 50°.

La rotazione esterna, definita come pronazione, descrive un angolo la cui ampiezza va da 20° a 25°.

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