Prof. Dr Giorgio Calabrese

Specialista in Scienze dell'Alimentazione

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laurea

    09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)

    Iscrizione all'albo

    10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)

    Specializzazione

    09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)

    Abilitazione

    1977 /2  - Medicina e Chirurgia (Catania)


Acqua: il corpo umano ne ha circa il 70%


Il 70% di acqua. L’organismo umano è fatto per il 70% di acqua, che non è l’acqua che beveva la mamma ma è l’acqua che produceva fisiologicamente il corpo della mamma. Corpo sacro perché, come ogni chioccia, grazie alla fecondazione di un ovulo, del suo ovulo, dovuta allo spermatozoo del suo compagno, del suo partner, di suo marito, ha avuto la possibilità di avere questo bambino che nasce addirittura quasi con il 70-75% di acqua.

 

L’habitat idrico. È naturale quindi che il corpo umano abbia bisogno di un habitat idrico.  Noi dobbiamo introdurre acqua ma non solo con le bevande liquide: dobbiamo sapere che anche il cibo è ricco d’acqua.  Vi faccio capire: mangiare una fetta d’anguria significa mangiare per il 95% acqua, cioè bere.  Mangiare 100 gr. di lattuga significa bere 80% di acqua. Se io mangio il pane, la carne, la mozzarella, la pasta, il riso, il pesce, o anche la frutta secca… il 10% d’acqua c’è sempre. Ciò significa che sono in condizione, mangiando, di introdurre almeno una media del 50-60% di acqua. Se ogni giorno io introduco circa 1kg di alimenti tra liquidi e solidi, il 70-80% sarà acqua, quindi già quasi un litro lo metto con il cibo.

 

2 litri d’acqua al giorno. Sono poi dieci bicchieri: mi alzo alle 8 di mattina, incomincio a bere un bicchiere alle 9, un bicchiere alle 10, un bicchiere alle 11. Poi mi fermo; verso le 13 vado a pranzo e bevo, prima di iniziare, un paio di bicchieri d’acqua, poi riprendo a bere nel pomeriggio, alle 15, alle 16, alle 17, alle 18, alle 19. Sono arrivato alla sera e ho bevuto 2 litri d’acqua.  Se ne bevo 3 non mi fanno male. Non li devo però bere tutti in una volta, creando quello che noi chiamiamo il wash-out, il colpo d’acqua, ma l’introduzione d’acqua deve essere frequente, ti disseta, non ti fa sentire l’arsura e nel contempo permette a tutti i metabolismi enzimatici di potersi scambiare, come il sodio e il potassio nella pompa, sodio e potassio nel rene, nel neurone o anche a livello cerebrale.


Videointervista del: 15/10/2009


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