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Prof. Dr Giorgio Calabrese

Specialista in Scienze dell'Alimentazione

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laurea

    09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)

    Iscrizione all'albo

    10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)

    Specializzazione

    09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)

    Abilitazione

    1977 /2  - Medicina e Chirurgia (Catania)


Conserve fatte in casa: una tradizione che si tramanda


Le conserve fatte in casa hanno una grande importanza perché permettono di tramandare la tradizione da nonna a mamma, da mamma a figlia e da figlia a nipote.

 

Quando non c’era il frigo. Il concetto di fondo qual è? Che una volta non c'era il frigo, non c'era il freezer, e quindi si sapeva che per mantenere gli alimenti bisognava cuocerli molto.  Allora le mamme per fare le conserve, come ad esempio quella di pomodoro, la salsa, come facevano?

 

La salsa di pomodoro ieri. Il pomodoro veniva portato ad alta temperatura, poi addizionato ad altra verdura, poi passato al passino, poi messo in un contenitore di vetro con una capsula che allora non era a tenuta stagna come ora per cui, per avere la sicurezza che fosse salubre, si faceva cuocere tanto al punto tale che diventava poco nutriente. Infatti la salsa era sicura dal punto di vista igienico ma aveva perso molti nutrienti nella cottura ad alta temperatura.

 

Le conserve fatte in casa oggi. Oggi noi abbiamo due possibilità per mantenere integre le conserve. La prima sono le capsule a tenuta stagna che ci permettono di far bollire il prodotto, poi di metterlo a testa in giù e tenerlo almeno 24 h in un ambiente omeotermico, cioè a temperatura costante e alta. La seconda sono i contenitori con il tappo a scatto con all’interno una gomma che, una volta sigillati, evita l’entrata dell’aria. L’importante è comunque controllare sempre l’integrità di questa gomma perché se si presentasse gonfiata e ammuffita potrebbe significare che è presente il botulino.

 

L’industria conserviera. Oggi c'è un'industria che lavora in questo settore e che ha le attrezzature giuste, controllate, per poterci dare un prodotto sicuro che si può mantenere per sei mesi o un anno naturalmente alla giusta temperatura.  Per cui oggi noi dobbiamo fidarci più dell'industria che delle conserve fatte in casa.


Videointervista del: 15/10/2009


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