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andreapk89
Utente di ABCsalute.it
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Buongiorno e grazie mille a chi volesse rispondere. Sono un ragazzo di 23 anni e mi capitato giorn fa dii . svegliarmi alle 4 di notte con il braccio destro( su cui è vero avevo dormito) completamente insensibile mi sono un pó preccupato nel realizzare che la sensazione non passava .mi sono alzato per accendere la luce e subito ho iniziato ad avvertire anche una desensibilizzazione della guancia sotto l occhio destro e della lingua. qui mi sono lo ammetto molto spaventato perchè ho pensato subito a un ictus perchè da giorni mi ero abituato a un bicchiere di vino subito prima di andare a letto pur essendo sotto terapia (che stavo interrompendo) con xeristar 30 g a giorni alterni che avevo iniziato per un deficit dell attentivitá diagnosticatomi e perchè avevo sentito una storia analoga .ho provato a svegliare la mia ragazza ma mi uscivano fuori solo parole troncate balbettanti e intermezzate da pause. in pronto soccorso il neurologo mi ha detto che i sintomi erano congruenti con un TIA ma (erano passate ormai 6ore dall èepisodio) non poteva esserne certo mi ha consigliato quindi una visita cardiologica .l opinione del mio psichiatra invece è che possa aver avuto un "disturbo somatoforme". io la ritengo un po una "forzatura" perchè non ho mai avuto disturbi psicosomatici fino a ora e non mi trovavo nè in un momento ( dormivo) ne in un periodo particolarmente stressante. volevo quindi un secondo parere grazie :))
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Dott.ssa Elena Santomartino
www2136
Medico di ABCsalute.it
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Gent. sig., innanzitutto è bene approfondire gli esami clinici per vedere come va a livello fisico.
Una volta accertato questo è consigliabile intraprendere una psicoterapia per vedere l'interazione mente-corpo. Non sto parlando assolutamente di causa-effetto. Cordiali saluti Dr. Elena Santomartino
_________________ Dott.ssa Elena Santomartinohttp://www.drsantomartino.abcsalute.it
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Dott.ssa Rita Madonna
TL143
Medico di ABCsalute.it
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Gentile utente, ritengo anch'io importante che approfondisca gli esami clinici per verificare il suo stato di salute attuale. Mi pare inoltre di capire che lei è in cura da uno psichiatra e che sta interrompendo una terapia che le era stata prescritta. lo sta facendo di sua iniziativa o sotto controllo medico? Anche questi aspetti è il caso di valutare con lo psichiatra stesso. Dopo queste verifiche può prendere in considerazione l'idea di consultare uno psicoterapeuta possibilmente specializzato in psicosomatica. Non è necessario essere particolarmente sotto stress per accusare sintomi psicosomatici, e d'altra parte il sonno non sempre è un momento di particolare rilassamento: ricorda per caso se stesse sognando e che cosa stava sognando? Un cordiale saluto Rita Madonna
_________________ Rita Madonna - Psicoploga-Psicoterapeutahttp://www.madonnarita.abcsalute.it
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Dr Mariella Agresti
WB913
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Considerata la sintomatologia e la rapida risoluzione, va esclusa con certezza una patologia neurologica organica. L’esame fondamentale in questo caso è la RMN cerebrale. Va anche approfondita la situazione cardiologica per escludere una patologia di tipo embolizzante. Una volta che sia stata esclusa la patologia organica, si può considerare la forma psichiatrica. Cordiali saluti,
Dott.ssa Mariella Agresti
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Prof. Dr Alfio Giovanni Patanè
WB995
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Gentile Utente, l'ipotesi del disturbo somatoforme mi lascia un pò perplesso, tenendo anche conto del fatto che Lei non sta attraversando un particolare periodo di stress. Mi sembrerebbe verosimile un episodio di TIA. Le consiglio consultare al più presto un Neurologo vascolare. Cordiali saluti
_________________ Prof. Dr Alfio Giovanni Patanè http://www.alfio-g-patane.abcsalute.it
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andreapk89
Utente di ABCsalute.it
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grazie a tutti per l intervento e per il vostro impegno in generale:)) ho effettuato una ulteriore visita neurologica con doppler dei vasi intracranici che risulta negativa il neurologo mi ha sconsigliato una RMN . ho chiesto il vostro parere nonostante abbia un buon rapporto di fiducia con lo psichiatra perchê questo disturbo somatoforme mi è stato decritto in modo un po sibillino. quindi 1 è possibile che il primo episodio si verifichi solo alla mia etá nonostante abbia vissuto periodi ben piu stressanti senza accusarlo? 2 l attacco di panico è congruente con il fatto che mi fossi svegliato calmo e pacato e che i sintomi si siano veriicati progressivamente e non contemporaneamente? 3 la confusione(non ricordavo in accettazione l anno corrente e il pres della repubblica) e l afasia sono continuate per circa un oretta nonostante mi fossi decisamente calmato (ridevo della mia pronuncia) sapendo di essere in buone mani è congruente anche questo ? grazie ancora!!!
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andreapk89
Utente di ABCsalute.it
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dott.ssa Madonna no purtroppo non ricordo cosa stessi sognando ma ammetto che sogno molto e raramente faccio bei sogni. ricordo solo di essermi svegliato perfettamente calmo è più che altro per questo che la diagnosi di attacco di panico mi lascia un po perplesso
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Dott. Enrico Giuseppe Bertoldo
WB1226
Medico di ABCsalute.it
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Gentilissimo Utente, circa la sua perplessità riferita alla diagnosi di disturbo somatoforme, vorrei fornirle qualche dettaglio in più. La caratteristica comune di questi disturbi è proprio la presenza fisica di sintomi fisici che fanno pensare ad una condizione medica generale. Nella fattispecie il disturbo di conversione si caratterizza proprio per la presenza di sintomi o di deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie o sensitive, proprio per questo vengono definiti pseudo-neurologici. Una diagnosi di questo tipo può essere fatta solo dopo che lei abbia fatto un'indagine medica completa al fine di escludere una situazione neurologica o medica. Alcuni sottotipi del disturbo di conversione si caratterizzano con sintomi o deficit motori (paralisi localizzate) e con deficit sensitivi. Dalla letteratura clinica, la sua età (23 anni) è compatibile con l'esordio del disturbo di conversione e tipicamente lo stesso si presenta in forma acuta.
Ciò detto al di là degli assoluti approfondimenti medici e neurologici, visto che lei cita nella sua domanda anche l'assunzione dello Xeristar per un deficit dell'attenzione, potrebbe essere utile anche valutare la sua storia clinica e personale e una valutazione neuropsicologica.
Cordialmente. Dott. Enrico G. Bertoldo
_________________ [b]Dott. Enrico Giuseppe Bertoldo[/b] [list]3357862425[/list] [list]enrico.bertoldo@psicologoclinico.it[/list]
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