Consenso Informato non vale per l'eutanasia

clicca per votare







Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 03/12/2009

Il Consenso Informato è stato messo di recente in relazione all’eutanasia.

 

Il Codice di Deontologia Medica in relazione all’assistenza dei malati terminali, detta: ”Il medico, anche su richiesta del malato, non deve effettuare né favorire trattamenti diretti a provocarne la morte”.

 

No all’eutanasia. La dizione del Codice, estremamente sintetica, esclude la possibilità di interpretazioni contraddittorie.
Essa si propone esplicitamente e direttamente di ribadire, senza alcun possibile equivoco, il divieto per il medico di effettuare o favorire trattamenti diretti a provocare la morte del malato anche in presenza di un Consenso Informato.

 

No all’eutanasia indiretta. Questo divieto si estende anche al favorire, con comportamenti indiretti, la morte del paziente provocata da lui stesso o da altri.
È chiaro che questa norma impone di approfondire cosa si debba intendere per eutanasia e in particolare quale debba essere il comportamento del medico nel caso di patologie incurabili.

 

Difesa della vita e autodeterminazione. Di particolare evidenza è la relazione fra il compito di difesa della vita e il diritto all’autodeterminazione degli assistiti in merito alla propria vita. Attualmente, secondo le norme vigenti, nei casi di “eutanasia attiva” su persona consenziente, l’ipotesi di reato è di omicidio di cui all'art.579 c.p.

 

Omicidiovolontario. Secondo quanto prevede l’art.579 c.p. si applicano le disposizioni dell’omicidio volontario nel caso in cui il fatto sia commesso "contro persona inferma di mente, o che si trovi in condizioni di deficienza psichica per un'altra infermità".

 

L’eutanasia nel mondo. In alcuni Stati, quali l'Olanda, da qualche anno, pur non riconoscendo la legittimità dell’eutanasia volontaria, che in teoria è perseguibile penalmente, si sono individuate delle modalità e delle procedure che la trasformano apparentemente in suicidio assistito da un medico. Tutto ciò nel nostro Paese non è accettato né a livello giuridico, né a livello etico e neanche sul piano della deontologia medica.

Non è un’autorizzazione. Il Consenso Informato non autorizza alcuna forma di eutanasia.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





Commenti

Attenzione per poter inviare il tuo commento devi effettuare l'accesso con le tue credenziali oppure Registrati
Commenta anche tu

lascia la tua e-mail per ricevere aggiornamenti e notizie



Desidero ricevere comunicazioni promozionali e newsletter da parte di ABCsalute s.r.l. come specificato all' art.3b


   Iscriviti alla Newsletter   
Grazie per esserti registrato alla newsletter di ABCsalute.it

ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it

Aggiornato al 25/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.