Scritto da Rachele Sardella
Pubblicato il 12/12/2011
Modificato il 12/12/2011
Acqua minerale ed età sono in stretto rapporto tra loro.
Il ruolo biologico dell'acqua minerale nelle diverse età è diverso secondo che un organismo stia crescendo, sia in piena maturità o tenda ad invecchiare ma è sempre importante.
E in molti casi fondamentale.
Per i neonati. Solo una presenza idrominerale proporzionata al peso del bambino (70-80%) è adeguata alla richiesta biologica per crescere.
L'acqua minerale per l'età neonatale è quella più adatta perché non è contaminata ed è quindi più sicura, rispetto all'acqua potabile normale, per un organismo ancora poco difeso.
Per la giusta assimilazione di sali minerali sono consigliate le acque con il residuo fisso tra i 250 e 500 mg/l.
Sono adatte anche con un residuo fisso maggiore ma devono essere acque bicarbonato-calciche che sono adatte anche nei casi di scarsa assimilazione come nei bambini con IPLV (intolleranza alle proteine del latte vaccino).
Per la crescita è essenziale sia il calcio sia il fluoro.
Per gli adolescenti. Gli elementi necessari per la crescita devono essere assunti fino alla formazione completa dell'organismo e quindi l'uso dell'acqua minerale ha un'importanza primaria.
Nella fase di crescita si assimila il 45% del calcio corporeo e poiché la carenza di calcio dipende anche dalle diete eccessivamente ipocaloriche o troppo dolci, ricche di grassi e di alcol che vanno tassativamente evitate.
Anche l'attività sportiva ha bisogno di sali minerali perché la sudorazione favorisce la disidratazione. Quando le scorte di liquidi e di sali non sono reintegrate rapidamente si possono avere crampi e persino vertigini.
In questi casi è opportuno bere acqua a temperatura ambiente e non gassata.
Se vengono assunte acque medio minerali bicarbonato-calciche con basse concentrazioni di sodio si tampona anche l'acidosi dovuta all'attività muscolare intensa con la formazione di acido lattico.
Nella gravidanza. Nella gestazione l'organismo si adatta al cambiamento e all'aumento del metabolismo basale e quindi delle funzioni endocrine e digestive.
In particolare si verifica un notevole maggior assorbimento giornaliero di calcio, ferro e vitamina B12.
Per tutta la gravidanza è adatta un'acqua a media mineralizzazione possibilmente calcica, ideale per lo sviluppo scheletrico del bambino.
Il nascituro si comporta infatti da "piccolo ladro" nei confronti del calcio contenuto nello scheletro materno ed è quindi necessario evitarne l'impoverimento.
L'acqua con un basso contenuto di sodio evita la ritenzione idrica.
Nella Terza Età. Fino circa ai 30 anni l'organismo umano costruisce la massa ossea mentre successivamente è impegnato nel mantenere stabile il calcio accumulato.
Nella donna quando l'apporto di calcio è insufficiente è lo scheletro a soffrirne perché viene impoverito per mantenere il calcio fisiologico a un livello sufficiente.
Poiché dopo i 60 anni l'assorbimento gastrointestinale del calcio è più che dimezzato, nasce un problema che può essere almeno in parte limitato con l'assunzione di acqua minerale bicarbonato-calcica, ricca di calcio e povera di sodio.
Negli anziani si verifica la perdita di massa ossea (osteoporosi) ma con un assorbimento idrominerale quotidiano di circa 1700 mg di calcio e di 800 unità di vitamina D, si possono arrivare a ridurre
di circa il 40% le fratture del femore e del 30% quelle non vertebrali.
La disidratazione senile. Il rapporto tra acqua minerale ed età è importante nell'anziano anche perché in genere non risparmia acqua e si disidrata facilmente riducendo la parte liquida del sangue. L'età riduce anche la percezione della sete: è quindi indispensabile che si beva in abbondanza acqua minerale calcica o bicarbonato-calcica, per avere la necessaria idratazione senza un eccessivo impegno dei reni.
Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974 Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000
Fonti:
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