orticaria autoimmune

Buongiorno, dopo mesi di orticaria pressoché spontanea (i pomfi apparivano soprattutto al risveglio, mentre facevo acquagym in piscina, durante la doccia) mi è stata diagnosticata un'orticaria autoimmune tramite test del siero autologo.
Prick test tutti negativi, valori Ige nella norma ed esami dei batteri e virus intestinali tutti negativi.

Sto assumendo antistaminico Aerius da circa 3 mesi e l'orticaria non si è più presentata se non in forma molto lieve, su natiche e polsi.

Ultimamente però ho la continua ansia ad ingerire qualsiasi cibo con la paura che possa scatenarsi una reazione di tipo anafilattico, secondo lei è possibile che la mia orticaria autoimmune possa essere collegata ad una di tipo allergico o che il fatto che abbia questa patologia possa rendermi vulnerabile a determinati alimenti che fino ad oggi non mi hanno dato alcun problema?
(Ammetto di essere una persona molto ansiosa e che ho questo terrore che possa arrivare uno shock anafilattico ogni volta che mangio!).
Da circa un mese sto facendo una dieta priva di istamina ma la mia qualità della vita è peggiorata tantissimo perché sto rinunciando a tante cose che ho sempre mangiato tranquillamente (pizza, cioccolato, frutta, ecc.).

L'allergolo che mi ha seguita mi ha dato una lista di alimenti da limitare come dieta suggerita in caso di patologia pseudo allergica rassicurandomi su quanto sopra ma io non riesco più a vivere serenamente la mia quotidianità.

Vorrei quindi capire se è da escludere la mia paura, perché infondata, o è meglio approfondire le indagini.

Grazie.

Saluti.

Gentile Prof. Aiuti, la ringrazio moltissimo per la celere risposta. Seguirò senz'altro i suoi suggerimenti cercando di stare il più tranquilla possibile.

Cordiali saluti.

Ilenia