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Trapianto di cartilagine: non adatto agli anziani

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 25/05/2010

Trapianto di cartilagine. Per trapianto di cartilagine attualmente ci si riferisce all’innesto di tessuto cartilagineo e non alla sostituzione dell’intera articolazione (cartilagine e osso).

 

Il trapianto di cartilagine autologo può prevedere l’eliminazione dall'articolazione della parte malata e la sua sostituzione con un tratto di cartilagine sana, prelevato in precedenza da un’articolazione dello stesso paziente che si presume non debba subire forti sollecitazioni.
È un intervento che viene praticato principalmente in pazienti che non abbiano superato i 60 anni ed è consigliabile per danni all’articolazione del ginocchio e della caviglia.

 

Un secondo tipo di trapianto di cartilagine autologo prevede il prelievo di una piccola sezione di cartilagine del paziente; le cellule relative vengono coltivate in laboratorio per 2-4 settimane perché si moltiplichino; le cellule infine vengono trapiantate nella cartilagine.
È un intervento da eseguire su pazienti che abbiano 40-50 anni perché un’età superiore fa diminuire la capacità delle cellule di riprodursi.

 

La cartilagine articolare è un tessuto connettivale altamente specializzato, costituito da cellule denominate condrociti e dal circostante tessuto di supporto, la matrice.
Ha un colore perlaceo e riveste le estremità delle ossa articolari, proteggendole dall'attrito. Si potrebbe dire che è una sorta di cuscinetto che salvaguarda e permette il movimento.

 

I danni alla cartilagine. Le lesioni della cartilagine sono assai diffuse e si presentano più frequentemente nei soggetti anziani che subiscono spesso gli effetti dell’artrosi degenerativa che distrugge progressivamente le cartilagini.
Nei giovani la causa è spesso di carattere traumatico ma si può giungere ad un’artrosi nelle sue diverse forme a seguito di carichi eccessivi e sbilanciati su gambe a cavallerizzo o a ics.
In alcuni casi si riscontrano cause dovute a infiammazioni articolari.

 

L'artrosi degenerativa. Questa affezione provoca il deterioramento progressivo della cartilagine articolare con la conseguente crisi della funzionalità dell'articolazione.
La gravità della patologia deriva dal fatto che non si usurano solo le componenti molecolari della cartilagine, ma anche il reticolo di collagene e la matrice extracellulare assumono una progressiva instabilità.

 

Le cure. Le terapie farmacologiche e altri rimedi rappresentano solo interventi sintomatici e quindi la loro utilità è circoscritta all’eliminazione del dolore.
Anche gli interventi chirurgici come l’irrigazione articolare, riescono solo a ridurre la sofferenza ma non fanno sì che il tessuto si rigeneri riacquistando la propria funzionalità articolare.
Questa situazione evidenzia come il trapianto di cartilagine rappresenti per i soggetti giovani la sola valida soluzione terapeutica.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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