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Cellule staminali del cordone ombelicale: potenti e si riproducono in breve in coltura

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 21/06/2010

Modificato il 21/06/2010

Le cellule staminali del cordone ombelicale dei neonati presentano un grado di compatibilità tissutale superiore rispetto a quelle di donatori più vecchi: il sistema immunitario del neonato, infatti, non è ancora entrato in contatto con agenti patogeni.  Queste cellule incontaminate sono delle vere e proprie “salvavita” che consentono di combattere malattie del sangue molto gravi.

 

L’attività delle cellule staminali del cordone ombelicale. Queste cellule particolari comunicano fra loro, scambiandosi informazioni e istruzioni, mediante segnali chimici generati dalle cellule vicine durante lo sviluppo o dal rilascio di sostanze dovute al danneggiamento o alla mancanza di determinate cellule.
Vari esperimenti dimostrano che le cellule staminali del cordone ombelicale sono più potenti e con un tempo più breve di raddoppio in coltura.
Le cellule provenienti da sangue del cordone ombelicale hanno una maggiore plasticità riparatoria e la capacità di rigenerazione per trasformarsi in elementi di base del corpo umano e in diversi tipi di cellule.

 

Il trapianto. Come avviene per il midollo osseo le cellule staminali del cordone ombelicale possono essere trapiantate nei pazienti affetti da leucemia, anemia, talassemia e altre rare patologie.
Sono infatti in grado di generare gli elementi fondamentali del sangue umano, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Se il trapianto di midollo osseo esige una compatibilità del 100% tra chi dona e chi riceve, nel caso del trapianto delle cellule staminali del cordone ombelicale ne basta una del 70%, e questo aumenta notevolmente la possibilità di trovare un donatore.

 

La disponibilità di staminali. Sebbene si trovino nel suo sangue molte più cellule staminali per unità di volume che in qualsiasi altra fonte, tuttavia spesso il contenuto di un singolo cordone è sufficiente per effettuare un solo trapianto su un bambino.

 

La raccolta e la conservazione. Avere a disposizione delle cellule staminali del cordone ombelicale è estremamente importante perché permette di utilizzarle per le cure di nuove patologie ad alto impatto sociale quali le malattie neurodegenerative, la distrofia muscolare e la riparazione dell'infarto del miocardio.

 

I trapianti nei bambini. In tutto il mondo sono numerosi i trapianti su bambini andati a buon fine. Molti ospedali italiani offrono alle madri che lo desiderano l’opportunità di crioconservare (a bassa temperature) anche per 20 anni, il sangue del cordone del proprio neonato, debitamente tipizzato in conformità con le leggi vigenti, in una speciale banca per un eventuale futuro utilizzo.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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