Trapianto mercenario in mano alla malavita

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 21/06/2010

Il trapianto mercenario è quello che prevede un compenso a un donatore vivente, che in cambio offre un proprio organo.

 

Quali organi. Il trapianto mercenario riguarda solo organi e tessuti non vitali (ad esempio il rene) o in grado di rigenerarsi (fegato, midollo osseo).
La crescita di questa pratica è dovuta alle richiesta in continuo aumento, alla ridotta disponibilità di espianto da cadaveri, all’allungamento delle liste di attesa e alla dilatazione dell’offerta internazionale.

 

Il traffico di organi. Il trapianto mercenario non deriva sempre da un atto volontario ma è spesso frutto di attività criminali.
La domanda e l’offerta di organi sono mediate da broker che praticano prezzi elevatissimi ai richiedenti lasciando pochi spiccioli al donatore povero.

 

La scomparsa di migliaia di bambini, che dovrebbero essere in Italia e in altri Paesi europei, è dimostrata dalle adozioni internazionali registrate nei Paesi UE, il numero delle quali è molto inferiore a quello dei bambini partiti per l'Europa secondo le liste anagrafiche dei Paesi di origine (India, Nepal, Pakistan, Sudamerica, ecc.).

 

I feti di aborti clandestini. Varie ipotesi parlano di un mercato degli aborti nelle fasce povere della popolazione dovuti, oltre che alla libera scelta della gestante, alla possibilità di prelievo e di vendita degli organi da cadavere.
I feti sono in particolare oggetto di un traffico relativo ad un tessuto trapiantabile che solo essi possiedono, le cellule staminali embrionali. Negli ospedali e nei centri autorizzati, un regolamento specifico disciplina il trattamento degli organi del feto.

 

Un mercato fiorente è quello dei prelievi da cadaveri di organi e tessuti, in particolare quelli non identificati negli obitori degli ospedali e nelle carceri.
In questi casi, non viene chiesta alcuna autorizzazione al prelievo, e gli organi o i tessuti sono disponibili a costo zero.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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