Scritto da Scripta Firenze Agenzia di comunicazione
Pubblicato il 16/09/2015
Modificato il 03/12/2009
Il numero minimo di punti d’identità utili per l'identificazione di una persona, attraverso le impronte digitali, è variabile: in Italia, in generale si ritengono necessari sedici dettagli corrispondenti, sebbene la Corte di Cassazione abbia sancito che sono sufficienti anche quattordici o quindici punti soltanto.
I punti d’identificazione. Le impronte digitali si presentano con figure note (a delta, monodelta, bidelta e composta) ed è quindi più facile identificarle.
Quelle palmari (dove non si hanno figure e fasci papillari classificati) per una loro identificazione certa hanno bisogno di un maggior numero di corrispondenze.
Come si confrontano. Si esamina preventivamente l'impronta rilevata sull'oggetto o nel luogo del reato e, dopo averla invertita fotograficamente si procede al confronto.
Un accurato esame delle impronte digitali può quindi contribuire a garantire alla giustizia il reo ma anche ad escludere la responsabilità di chi, occasionalmente, può aver avuto la disponibilità di un oggetto, oppure essere stato sulla scena del crimine.
Le impronte sul manico di un pugnale rinvenuto, ad esempio, conficcato nel corpo della vittima, possono rivelare chi, per ultimo, ha toccato l'arma. Inoltre un accurato esame della posizione delle impronte, eseguito in collaborazione con il medico legale, può stabilire il modo in cui la lama è stata introdotta nel corpo e, cioè, come l'arma è stata impugnata; ciò fornisce elementi importantissimi per la ricostruzione dell'episodio e per l'identificazione certa dell'omicida.
La banca dati delle impronte digitali ( A.F.I.S. ) L'Interpol e molte polizie nazionali, tra cui quella italiana, hanno a disposizione in tempo reale un’enorme e crescente quantità di impronte per comparazioni veloci e probanti.
- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
Fonti:
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto
La dattiloscopia, il ramo della criminologia che analizza le impronte digitali, considera significative le creste cutanee papillari,…(Leggi Tutto)
Le caratteristiche delle impronte digitali, per la loro individualità e irripetibilità, sono un elemento di grande…(Leggi Tutto)
L’irripetibilità delle impronte digitali deriva dalla dimostrazione (di Balthazard) che esiste una sola possibilità…(Leggi Tutto)
Non sempre le impronte digitali papillari si riproducono sulla superficie dell'oggetto toccato, in particolare se questo viene in…(Leggi Tutto)
Il numero minimo di punti d’identità utili per l'identificazione di una persona, attraverso le impronte digitali, è…(Leggi Tutto)
ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it
Aggiornato al 26/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.