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Motivazioni per l’Interruzione Volontaria della Gravidanza diverse a seconda del paese

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 29/06/2010

Le motivazioni per l’Interruzione Volontaria della Gravidanza. L'ammissibilità morale dell'aborto, o IVG, è soggetta in gran parte alle convinzioni etiche, agli orientamenti religiosi e alla sensibilità morale di una determinata cultura nei confronti di riferimenti fondamentali come anima, coscienza e in generale vita.

 

Le motivazioni per l’Interruzione Volontaria della Gravidanza oggi ammesse dalle legislazioni pro choice prevedono pericolo per la salute della madre, malformazioni del feto (eugenetica) violenza carnale subita. In numerose nazioni si tiene conto anche di istanze psicologiche e sociali della madre, garantendole la possibilità di ottenere l'IVG in sicurezza presso strutture mediche competenti.

 

Altre motivazioni per l’Interruzione Volontaria della Gravidanza. Il rispetto del solo giudizio della donna sul rifiuto di diventare madre (per giovane età, rapporti preesistenti al di fuori dei quali è stato concepito il bambino, timore delle reazioni del proprio nucleo famigliare o della società in genere) nei confronti di una gravidanza fuori da quanto ritiene lecito, è ammesso. È assicurato anche in Italia e anche alle minorenni che, in assenza dei genitori, sono assistite da un tutore del tribunale minorile.

 

Il tempo massimo. Dove l’IVG è legale la richiesta della donna deve essere manifestata entro un periodo di tempo definito. Una volta scaduto, viene concesso, a discrezione del medico, in presenza di grave pericolo per la vita della donna o di rilevanti malformazioni del feto. In Italia il termine è la 12.ma settimana di gestazione, in Inghilterra la 24.ma.

 

L’aborto imposto. In alcune nazioni (p. es. India e Cina), l'aborto è imposto alla donna o fortemente raccomandato quando il nascituro non abbia le caratteristiche volute dalla famiglia, prima fra tutte il sesso. Questa condizione sociale privilegia i maschi rispetto alle femmine che vengono, in alcuni stati, sistematicamente abortite.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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