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Bilancio idrico in pari per un organismo che funzioni bene

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Scritto da

Rachele Sardella


Pubblicato il 10/12/2011

Modificato il 10/12/2011

Il bilancio idrico viene mantenuto in pareggio con la regolazione delle uscite (modificando il volume di liquido eliminato) e con il controllo delle entrate (modificando l'assunzione di acqua). 

 

La perdita dell'acqua dell'organismo. In condizioni normali il 60% circa della perdita giornaliera di acqua avviene con l'urina.

L'aumento di temperatura e l'esercizio fisico fanno crescere le perdite idriche anche attraverso la sudorazione e la traspirazione insensibile. 

 

La compensazione. Per compensare queste uscite a favore di un bilancio idrico in pari, l'organismo riduce il volume di urina eliminato, aumentando la secrezione dell'ormone antidiuretico (ADH – Anti Diuretic Hormone) o vasopressina.

Questo peptide, secreto dall'ipofisi posteriore, agisce sui reni dove stimola il riassorbimento di acqua riducendo di conseguenza la sua eliminazione con le urine.

La regolazione delle entrate di acque avviene invece con lo stimolo della sete che si attiva quando inizia la disidratazione o quando i fluidi corporei tendono ad aumentare la loro pressione, ad esempio dopo un pasto salato, e quindi ad essere espulsi. 

 

Quanto bisogna bere. In linea generale si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.

È particolarmente importante aumentare l'apporto idrico durante i mesi estivi e quando si fa sport, in modo da recuperare l'acqua persa con la sudorazione ed avere un bilancio idrico ottimale.

Per prevenire la disidratazione quando si pratica attività fisica bisogna bere prima, durante e dopo lo sforzo.

In particolare quando l'esercizio fisico è prolungato la sola acqua può non essere sufficiente.

Per questo motivo è opportuno unire alla bevanda una modesta quantità di carboidrati e sali minerali come sodio, cloro e potassio. 

 

Il bere e lo stile di vita. La dose di assunzione di acqua per rispettare il bilancio idrico oltre allo stile di vita è anche in relazione al tipo di alimentazione e in particolare al consumo di alcolici, all'assunzione di particolari farmaci tra i quali naturalmente i diuretici (per diminuire la pressione sanguigna), le attività lavorative usuranti e in generale le condizioni ambientali surriscaldate.

La quantità giornaliera indicata è quindi da considerarsi media. In ogni caso è indispensabile assumere anche le sostanze minerali fondamentali per facilitare la digestione, la diuresi e tutelare il mantenimento della riserva idrica dell'organismo.

Occorre inoltre essere prudenti nell'assunzione di acqua con troppi minerali perché può portare a reazioni anomale che possono generare malattie.



Fonti:

Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974

Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000





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