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Tumori: italiani scoprono gene legato a cancro ovarico

Il cancro come disturbo di comunicazione tra le cellule

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Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 24/12/2010

Modificato il 28/12/2010

E' meno misterioso il meccanismo genetico che dà origine al cancro ovarico, uno dei tumori più insidiosi e temuti. Ricercatori italiani hanno contribuito a fare chiarezza, isolando un gene che induce il reclutamento di particolari cellule in grado di 'collaborare' nel circoscrivere la crescita tumorale: nelle persone ammalate di cancro ovarico è presente un'alterazione e di conseguenza una mancanza di reazione al tumore.

 

Autori dello studio - di prossima pubblicazione su 'Proceeding of the National Academy of the Sciences' (Pnas) - sono ricercatori del Laboratorio di Genetica Umana del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Molecolari dell'Università dell'Insubria, guidati da Roberto Taramelli, Ordinario di Genetica Umana alla Facoltà di scienze di Varese. Su questo tumore sono scarse le nozioni e le informazioni disponibili sulla loro "essenza stessa - sottolinea Taramelli - ossia la loro biologia di base". Da qui la scelta "di trattare la patologia con un approccio innovativo. Siamo partiti - aggiunge - da una considerazione molto generale, ma abbastanza semplice: se è un dato ormai assodato che a una persona su tre venga diagnosticata una neoplasia nel corso della propria vita, è anche vero che due persone su tre sono resistenti. Da questa premessa ci siamo quindi chiesti da cosa dipendesse questa resistenza".

 

Il cancro è stato quindi analizzato "non come un susseguirsi di alterazioni che colpiscono una singola cellula, nel nostro caso una cellula dell'epitelio ovarico, bensì come una malattia dovuta a un'alterata organizzazione strutturale dei tessuti che compongono i nostri organi. Secondo questo modo di vedere, ciò che è importante nella genesi del cancro sono le alterate e anomale interazioni fra le varie cellule che compongono un determinato tessuto; il cancro viene pertanto visto come un disturbo che origina all'interno della 'società delle cellule', in altri termini un disturbo della comunicazione intercellulare".



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link




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