COLECISTITE

La diagnosi si basa su:

• Attento esame obiettivo che valuta le condizioni generali del paziente, la positività del segno di Murphy (si invita il paziente ad inspirare e a trattenere l’aria; il medico palpa l’area sottocostale destra e chiede al paziente di espirare. Questo in presenza di colecistite avvertirà un dolore intensissimo
• Esami ematochimici che mostrano l’aumento degli enzimi pancreatici (amilasi e lipasi), delle transaminasi (GOT, GPT e GGT), della fosfatasi alcalina e della bilirubina
• Ecografia epatica, conferma il sospetto diagnostico perché è in grado di visualizzare direttamente i calcoli, la loro struttura ed accertare eventuali complicanze

La terapia consiste nella somministrazione di:

• Acidi biliari (acido ursodesossicolico) i quali dissolvono i calcoli di colesterolo e quelli misti
• CPRE (colangiopancreatografia retrograda endoscopica), eseguita tramite l’introduzione di un tubo sottile attraverso la bocca fino a raggiungere il duodeno che ha il compito di rimuovere i calcoli che causano l’ostruzione delle vie biliari
• Laparoscopia, intervento di chirurgia mini invasivo volta ad estrarre la colecisti.

I sintomi accusati dal paziente sono:

• Dolore acuto, tipo colica localizzato al quadrante superiore destro dell’addome
• Contrattura involontaria della muscolatura addominale
• Febbre elevata e brividi
• Nausea e vomito
• Malessere generalizzato
• Ittero (colorazione giallastra della pelle, delle mucose e delle sclere