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Addio agli occhiali con le lenti a contatto

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Lente a contatto Lenti a contatto Applicazione lente Occhi Lenti a contatto Tipologie delle lenti


Scritto da

Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321


Pubblicato il 07/10/2009

Modificato il 07/10/2009

Le lenti a contatto sono dei dischetti trasparenti di materiale plastico che vengono applicate sul bulbo oculare per correggere difetti visivi quali miopia, ipermetropia, astigmatismo, ecc. Presentano indubbi vantaggi rispetto agli occhiali: sono pratiche, poco ingombranti e soprattutto non intervengono sull’estetica. L’unico svantaggio delle lenti a contatto è la loro manutenzione: devono essere lavate, lubrificate, disinfettate, risciacquate ogni notte con appositi liquidi e astucci.

 

Non tutte le persone tollerano le lenti a contatto soprattutto perché le trovano poco confortevoli, inoltre le lenti a contatto di vecchia generazione limitavano la respirazione della superficie oculare, con conseguente mancanza di ossigeno sulla cornea, ma oggi con le nuove lenti gas-permeabili questo inconveniente è stato limitato.

 

Le lenti a contatto sono relativamente giovani, quelle rigide sono nate infatti nel 1950 mentre quelle morbide nel 1960. La loro diffusione si è fatta esponenziale dagli anni ’70 in poi, grazie all’introduzione di materiali sempre più tollerati. Ultimamente è poi comparsa la moda delle lenti a contatto colorate, per chi vuol cambiare colore degli occhi a seconda del suo mood e look.
Le lenti a contatto possono essere rigide, semirigide o morbide, e sono scelte a seconda del grado di tolleranza e di difetti visivi di ciascun individuo.

 

 Generalmente le lenti a contatto morbide sono consigliate per:
> bassa ametropia
> cornea regolare
> forte dilatazione della pupilla
> buona lacrimazione
> attività sportiva
> uso quotidiano saltuario
> uso correttivo tradizionale
> ipersensibilità o intolleranza alle lenti rigide
> astigmatismo medio-basso
> assenza di patologia corneale.

 

Le lenti a contatto rigide o semirigide sono consigliate soprattutto per:
> ametropia elevata
> cornea irregolare
> scarsa lacrimazione
> uso quotidiano permanente
> uso sedentario
> cheratocono
> astigmatismo medio-alto
> uso correttivo ortocheratologico
> scarsa visione con lenti morbide.


Domande più frequenti

1. Sono migliori le lenti a contatto o gli occhiali?
Le lenti a contatto permettono una visione più o meno uguale a quella degli occhiali.

2. Quando le lenti a contatto sono consigliabili ai miopi?
Quando il grado di miopia è medio-elevato e non si desiderano gli occhiali a “fondo di bicchiere”.

3. Le lenti a contatto danneggiano l’occhio?
No, ma solo se applicate correttamente, se sono lavate, sciacquate, lubrificate e disinfettate ogni giorno e se sono portate per le ore prescritte dall’oculista.

4. Le lenti a contatto morbide sono preferibili a quelle rigide o semirigide?
Quando ben tollerate sono preferibili le lenti rigide o semirigide.

5. Quando le lenti a contatto sono consigliabili all’ipermetrope?
Quando l’ipermetropia pregiudica la visione al punto da necessitare l’uso costante di lenti correttive, oppure quando non si desiderano gli occhiali per motivi professionali o sportivi.

6. È opportuno portare le lenti a contatto in aereo?
Se il volo dura poche ore non vi sono particolari problemi, ma se il viaggio necessita 5 o più ore, con l’aria pressurizzata presente in aereo le lenti tendono a seccarsi dando fastidio agli occhi, quindi meglio utilizzare gli occhiali.

7. Le lenti a contatto sopportano il make up, anche quello pesante?
Non vi sono controindicazioni, naturalmente la sera le lenti vanno pulite e disinfettate con appositi detergenti per rimuovere dalla superficie eventuali pulviscoli di cosmetico. Ma questo vale anche per chi non si trucca gli occhi.

8. Perché ogni notte si devono lubrificare le lenti a contatto?
La lubrificazione è necessaria per mantenere l’idrofilia del materiale, inoltre protegge la superificie della lente durante l’applicazione.

9. Quando si possono utilizzare le lenti a contatto “usa e getta”?
Le lenti a contatto giornaliere sono ideali per chi le vuole utilizzare di tanto in tanto in alternativa agli occhiali, ma solo se in presenza di disturbi visivi lievi.

10. Oltre a quelle colorate che lenti a contatto “strane” vi sono in commercio?
Sono state introdotte quelle a effetto speciale: a occhio di gatto, ipnotiche, a spirale, di tipo incendio vulcanico o ispirate a personaggi dei fumetti giapponesi. Occorre tener presente che queste speciali lenti possono essere acquistate solo con la prescrizione del medico oculista anche per chi non soffre di alcun disturbo visivo.




Fonti:

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Caputo R., Monti M. "Manuale di Dermocosmetologia Medica" - Raffaello Cortina Editore 1995
A. Haynal, W.Pasini "Medicina Psicosomatica" - Ed. Masson, 1999
Crepaldi C., Baritussio A. "Trattato di Medicina Interna" - Ed. Piccin Nuova Libraria S.P.A., 2002
Beers M.H. "Il Manuale Merck per la Salute" - Raffaello Cortina Editore 2003
Kidd E.A.M., Smith B.G.N., Watson T.F.  "Pickerd's Manual of Operative Dentistry" - Eighth Ed. Oxford Univ. Press 2003
Janis J. E. "Essentials of Plastic Surgery" - QMP, Inc. 2006
Jackson T.L. "Moorfields Manual of Ophthalmology" - Mosby Elsevier Ed. 2007
Caruso A. "Manuale di ginecologia ed ostetricia" - CIC Ed. Intern. 2008
Harrison's "Principles of Internal Medicine" - Mc Graw-Hill Ed. 2008
AA.VV. "Enciclopedia della medicina" - De Agostini 1990
Rothenberg Robert E. "Enciclopedia della medicina" - Garzanti 1998
Galimberti U. "Enciclopedia di psicologia" - Garzanti 1999





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