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Pubblicato il 02/11/2010
Modificato il 02/11/2010
C'è chi rinuncia alla doccia per pigrizia, chi giustifica lo stop al sapone come una scelta ambientalista. Sta di fatto che allarga le sue fila, tra cittadini americani e britannici, l'esercito di chi ha mandato in pensione shampoo e saponetta. A fotografare per primo il nuovo trend anti-doccia è il New York Times, che racconta il popolo degli schivi ad acqua e bolle di sapone snocciolando esempi. Tra questi è destinato a far discutere chi preferisce rinfrescarsi, dopo una corsa nel parco, con salviettine umidificanti anziché lasciar scorrere l'acqua dal rubinetto del bagno. O chi al posto del deodorante opta per una fetta di limone spalmata sotto le ascelle.
Secondo il britannico 'Guardian', anche tra i sudditi di Sua Maestà la nuova tendenza sta facendo proseliti. Un sondaggio dello scorso anno dell'azienda SCA ha rivelato che il 41% degli uomini e il 33% delle donne inglesi non fa la doccia tutti i giorni, con un 12% che ammette di lavarsi in 'profondità' solo una o due volta a settimana. Sempre lo scorso anno, una ricerca della Mintel ha mostrato che oltre la metà dei giovani britannici non si lava tutti i giorni, e in molti optano per una rapida spruzzata di deodorante per mascherare eventuali olezzi.
Se poi consideriamo che lavare i capelli, soprattutto se lunghi, viene dai più considerata una seccatura, non sorprende che nel 2008 Boots abbia registato un aumento di ben il 45% nelle vendite degli shampoo a secco. Una tendenza che sembra quasi ispirata dal poeta Jorge Luis Borges, che nella celebre 'Istanti' ammette che sarebbe "meno igienico" se tornasse indietro nel tempo per rivivere la propria vita.
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Fonti:
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