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Pubblicato il 17/01/2011
Modificato il 17/01/2011
Potrebbero volerci anni, ma una volta diventati campioni di scacchi la mente ne trae grandi benefici: scienziati dell'Università di Tubinga, in Germania, hanno infatti scoperto che i giocatori più forsennati arrivano a utilizzare entrambi i lati del cervello, invece che uno solo come avviene nelle persone non abituate a questa impegnativa attività ludica.
Merim Bilalic e il suo team - che stanno per pubblicare la loro indagine sulla rivista 'Plos One' - hanno utilizzato la risonanza magnetica per esaminare la materia grigia di otto giocatori di fama internazionale e otto 'novellini' della scacchiera. I volontari sono stati analizzati mentre veniva chiesto loro di identificare forme geometriche o di risolvere una partita di scacchi.
I giocatori esperti sono stati chiaramente più veloci a trovare una soluzione, ma la novità è che nel loro cervello i neurologi hanno notato un'attivazione di aree su entrambi i lati del cervello. Negli inesperti si 'illuminavano' invece solo zone del lato sinistro. Un fenomeno che non si osserva quando le 'cavie umane' sono occupate semplicemente nell'identificazione di forme diverse.
AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione) Per approfondire Vedi Link
Fonti:
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