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Donne milanesi più stressate ma più attente alle abitudini alimentari

Le donne milanesi sono le più stressate d'Italia

Donne milanesi più stressate ma più attente alle abitudini alimentari Donne milanesi più stressate ma più attente alle abitudini alimentari


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 22/03/2011

Modificato il 22/03/2011

Mangiano fuori casa 3 volte a settimana, 4 su 10 soffrono di problemi intestinali e si sentono sotto pressione o depresse. Le donne milanesi sono le più stressate d'Italia (4 volte in più delle 'colleghe' del resto della Penisola), ma sono anche le più attente alla linea (quasi 6 su 10 si preoccupano del pericolo obesità) e agli stili di vita amici del benessere: il 60%(contro il 40% della media nazionale) conosce i rischi dei comportamenti poco sani e quasi la metà (contro circa un terzo) è consapevole di cosa significa nutrirsi in modo salutare. Sono solo alcuni dei risultati di un'indagine condotta da Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) in collaborazione con Yakult, su un campione di oltre mille italiane dai 20 ai 60 anni.

 

Un'indagine presentata oggi a Milano in vista della quarta campagna educazionale 'Il mese dell'intestino sano' organizzata con il patrocinio della Fondazione ADI, che per tutto aprile coinvolgerà numerose città italiane. L'indagine suddivide le italiane in 'sapienti', 'selettive' e 'monotematiche'. Solo le prime (il 28%, ma il 43% a Milano) sanno che la sola alimentazione non basta ad aiutare l'intestino, e che occorre praticare costante attività fisica, bere almeno due litri d'acqua al giorno ed eliminare fumo e alcol, mentre le donne delle altre due categorie pensano che sia sufficiente solo uno di questi comportamenti. Pelle (60%) e intestino (38%) sono le parti del corpo più care al gentil sesso; l'intestino è anche l'organo che crea loro più problemi (31%), ma appena il 27% delle italiane mette in atto i comportamenti giusti per mantenerlo in salute. Il 42% non sa identificare gli alimenti o gli integratori 'amici' e solo il 54% sa cosa sono i probiotici.

 

"A prima vista - commenta Francesca Merzagora, Presidente di Onda - le donne sembrano ben informate nei confronti di un corretto stile di vita, e molte (il 71%) sono anche convinte di esserlo. Ma a uno sguardo più approfondito emerge una conoscenza piuttosto frammentaria e forse un po' superficiale. Il bombardamento di informazioni cui sono sottoposte su questi temi non ha apportato particolari benefici alla loro conoscenza. Questo ci porterà in futuro ad approfondire maggiormente tematiche relative agli stili di vita e a proporre azioni e soluzioni informative adeguate e adatte alle donne italiane". "I risultati emersi dall'indagine di Onda - sottolinea Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI - dimostrano quanto sia importante la nostra scelta di sostenere progetti educazionali che promuovano tematiche a noi care, come la corretta alimentazione, e che vedono la collaborazione tra enti pubblici, industria alimentare e società scientifiche. Ritengo che il dietista possa svolgere un ruolo decisivo nell'orientare la popolazione verso l'adozione di corretti stili di vita e di prevenzione". "Dai dati - evidenzia l'Assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna - emerge che le milanesi appaiono mediamente più consapevoli, corrette e costanti nei buoni comportamenti. Questo è già un ottimo risultato, anche se, come spesso accade nelle grandi città, si paga un prezzo maggiore allo stress".



Fonti:

Per approfondire: Vedi Link




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